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Busto Arsizio | 05 febbraio 2024, 19:55

Le maschere del Carnevale bustocco incontrano i bambini di Borsano. La tradizione si rinnova

Tarlisu, Bumbasina e Fudreta hanno fatto visita alla scuola dell’infanzia San Giuseppe, che si conferma aperta al territorio e alle sue tradizioni

Le maschere del Carnevale bustocco incontrano i bambini di Borsano. La tradizione si rinnova

Nel giorno della presentazione del programma del Carnevale bustocco (leggi qui), le maschere ufficiali della città hanno fatto visita alla scuola dell’infanzia San Giuseppe di Borsano.
Tarlisu, Bumbasina e Fudreta si sono intrattenuti con circa settanta bambini, che nei giorni scorsi sono stati preparati a questo incontro speciale dalle educatrici.

E infatti, quando il “Pedèla” Antonio Tosi ha scherzato chiedendo ai bimbi «Chi sono io, Babbo Natale?», si è prontamente sentito rispondere all’unisono: «No, il Tarlisu!».
I tre personaggi del Carnevale di Busto hanno raccontato la propria storia e il significato dei propri nomi, legati alla tradizione tessile della città. I piccoli si sono divertiti a giocare con i loro mantelli e a osservarne i costumi, colorati in particolare di rosso e bianco, a richiamo dello stemma della città, come ha correttamente evidenziato un bambino.

Il Tarlisu si è presentato con una valigia misteriosa che, ha svelato, permette di acchiappare i sogni, senza però trattenere quelli brutti. Con lui l’immancabile Bumbasina: a vestirne i panni ora è Paola Crespi che, tra l’altro, ha insegnato a lungo alla scuola primaria Rossi di Borsano. Con loro anche la giovane Fudreta-Monica Colombo.

Incontri come quello odierno consentono di mantenere vive le tradizioni cittadine. Un po’ come era accaduto a fine gennaio con la Giöbia: anche in quella circostanza, la scuola dell’infanzia borsanese ha voluto realizzare e dare alle fiamme il fantoccio.

«Ci apriamo sempre con grande piacere al territorio», spiega la coordinatrice Silvana Piraneo.
Questa mattina era presente anche Adriano Landoni, rappresentante del Comune nel consiglio di amministrazione della Fondazione della materna: «Questa scuola è aperta alle tradizioni e alle realtà cittadine – sottolinea –. Prima di Natale, ad esempio, i bambini hanno fatto visita alla Provvidenza ed è stato davvero emozionante vedere gli anziani con gli occhi che brillavano» (leggi qui).

Tarlisu, Bumbasina e Fudreta hanno dato appuntamento a domenica mattina – con la consegna della chiavi della città da parte del sindaco Emanuele Antonelli, alle 11.30 in piazza Vittorio Emanuele – e soprattutto a sabato 17 febbraio, quando i carri sfileranno per le vie del centro dalle 14.30.

Riccardo Canetta

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