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Valle Olona | 17 gennaio 2024, 07:30

Gorla Maggiore e i dieci anni che verranno: «Ecco il volto da dare al paese. Presto i primi dati su aria, acqua e suolo»

Il sindaco Pietro Zappamiglio fa il punto sulle aspettative del 2024 (e oltre) dopo il bilancio. Salute in pole position, sguardo oltre la discarica e si pensa anche al recupero del centro storico

Gorla Maggiore e i dieci anni che verranno: «Ecco il volto da dare al paese. Presto i primi dati su aria, acqua e suolo»

Si "chiama" 2024, ma è anche la via che conduce al volto di Gorla Maggiore negli anni successivi: un momento di parziale raccolta e di continua semina per l'amministrazione Zappamiglio. Con alcuni temi chiave, ribaditi anche nell'ultimo bilancio: la salute, l'ambiente, le risposte da dare a una popolazione che invecchia. LEGGI QUI

I medici di famiglia

Un primo tema cardine è quello di anziani e salute. E passa da quello dei medici di famiglia, che richiede un'attenzione particolare, osserva il sindaco Pietro Zappamiglio: «È vero che in questo momento abbiamo un medico provvisorio in sostituzione del dottor Celora che è andato in pensione - LEGGI QUI - ma fra sei mesi avremo potenzialmente un altro pensionamento, quindi ho chiesto all'assessore Annalisa Macchi di mettere la testa su questa cosa. Si svilupperà anche con un tavolo che spero di fare presto con la direzione socio sanitaria dell'Asst». 

Tra i progetti, portare avanti un secondo ambulatorio e creare un piccolo polo sanitario, con due ambulatori, un centro prelievi. Senza dimenticare il centro diurno integrato, che sta andando bene ma merita la costante attenzione, e tutto il fronte della prevenzione. Ma soprattutto «con il mese di febbraio cominceremo a comunicare e spiegare i primi risultati sull'analisi di aria, acqua e suolo all'interno dell'indagine epidemiologica della discarica».

I cantieri

Passando ai cantieri, tre sono quelli aperti. Il primo, quello dei campetti con affidamento della gestione dell'area, poi quello della piazza mercato con lo spostamento dello stesso da via Marconi al centro del paese.

Qui si parla di traguardo entro l'anno, mentre il terzo richiederà più tempo, raggiungendo però un livello di realizzazione importanza: la nuova biblioteca che sostituirà il circolo Arci. Arriveranno pure bar, spazi studio e di coworking.

Inoltre c'è l'impegno a dare una casa alle associazioni, sopra il primo piano dell'ambulatorio: «Voglio cercare di dare una risposta nel primo semestre. Laddove prima c'era la polizia locale, abbiamo completato anche il trasferimento dei server». Avanti poi gli eventi culturali.

Il piano di governo del territorio

Quest'anno si completerà questo iter, con il nuovo documento di piano. Ecco che il 2024 si dilata sul futuro. Il piano di governo del territorio vuole gettare la base per i prossimi dieci anni del paese: «Si darà l'indirizzo politico, nonché normativo, di come si svilupperà Gorla Maggiore».

Parlando di avvenire si guarda oltre la discarica, la gestione della fase successiva: «Con quello che avevamo immaginato, un impianto tecnologico - osserva il sindaco - un impianto ad energie rinnovabili, dei percorsi come a Gerenzano per un luogo dove le persone possono andare». 

Bilancio e spese sociali

«Nel bilancio comunale oggi pesano molto le questioni comunità minori e assistenza delle persone nelle Rsa, sono aumentate rispetto al passato - dice Zappamiglio - e questa è la caratteristica generale, ma ci sono imprevisti imprevedibili. È evidente che questo incide sul bilancio comunale e richiede di avere una sorta di cuscinetto che si vada a erodere per altri servizi che avremmo voluto dare. A Gorla Maggiore comunque il livello di servizi rimane medio alto. Abbiamo poco meno di 5mila abitanti, dal punto di vista della popolazione abbiamo meno del 2,5% nell'ambito socio sanitario».

Sul versante invece delle entrate, la chiusura della discarica le riduce a un ventesimo rispetto al 2001. Quando non c'era neanche l'addizionale comunale, «una peculiarità gorlese, un'anomalia di cui abbiamo beneficiato per diversi anni. Oggi bisogna rendersi conto che la sostenibilità del bilancio è legata a quello. L'abbiamo introdotta a partire dal 2023, gradualmente fino ad arrivare a saturazione per sopperire al bilancio comunale».

Tutto ciò che per un'immagine di un paese che «rimane molto residenziale, con un livello di popolazione che non crescerà moltissimo - ricorda Zappamiglio - Con il decremento demografico legato alla natalità. D'altra parte, bisognerà lavorare sul centro storico, sul recupero della sua bellezza. Perché ci siano persone che vanno a investire, ad esempio nei negozi di vicinato».  

E ribadisce, a questo proposito: «Non do la colpa ai supermercati per il fatto che i negozi siano spariti, ma alla politica che dovrebbe agevolare le abitudini delle persone. Si va verso un terzo delle persone sopra i 65 anni, bisogna garantire servizi di prossimità a coloro che non possono muoversi per fare la spesa alimentare sotto casa». 

Marilena Lualdi

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