La moda maschile lancia un segnale positivo, da Firenze con Pitti Uomo. E passa ora il testimone al mondo fieristico lombardo, con Milano Unica, che inizierà il 30 gennaio e si svolgerà a Rho fino al primo febbraio.
L'edizione 105 del Salone fiorentino ha permesso di respirare un'aria rigenerante, spiegano gli organizzatori, dai padiglioni e dagli stand alla città.
Che energia
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, ha sottolineato «la qualità delle collezioni e l’impegno delle aziende nell’aggiungere a ogni stagione novità stilistiche e/o di materiali in sintonia con le nuove tendenze del consumo». E ancora la «capacità da parte dei migliori retailers e compratori di selezionare gli ordini secondo logiche curatoriali che si integrano (senza subordinarsi) con le necessità commerciali, dando così opportunità e visibilità alle sperimentazioni, alle nuove generazioni, alla ricerca moda».
Concludendo: «Da parte nostra, di noi organizzatori, il lavoro consiste nel mantenere vitale questo equilibrio dinamico, dentro e fuori la Fortezza da Basso, tra l’offerta espositiva e i progetti speciali - e poi nel proporre una piattaforma internazionale che legittimi ancor più la forza e il prestigio della moda italiana. Speriamo di esserci riusciti anche stavolta».
Detto in cifre
Ma vediamo le cifre di questi quattro giorni di salone alla Fortezza da Basso di Firenze, dal 9 al 12 gennaio.
I compratori esteri sono risultati in aumento rispetto al gennaio 2023 del 4% circa in termini di persone e di quasi il 6% in termini di punti vendita, è il verdetto.
Cala il fronte italiano, almeno lievemente, ma era da mettere in preventivo con i rallentamenti che sta subendo il mercato interno negli ultimi mesi.
I soli buyers (escluse quindi le altre categorie di visitatori) ha raggiunto le 13mila unità: gli esteri si aggirano a 4.700. I primi venti paesi in ordine di affluenza sono stati: Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Turchia, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Grecia, Cina, Corea del Sud, Portogallo, Russia, Polonia, Canada, Danimarca e Svezia. In tutto, 20mila visitatori.
«Tutti i principali mercati esteri sono risultati in crescita – con performance a doppia cifra per Germania, Francia, Stati Uniti, Belgio – e da segnalare soprattutto il costante recupero dei principali mercati asiatici: Giappone, Corea del Sud, Cina Continentale e Cina Hong Kong, Taiwan, Singapore e altri emergenti» spiegano da Pitti Uomo.
Grande successo anche per gli eventi, che sono stati davvero tantissimi.