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Valle Olona | 13 gennaio 2024, 19:04

VIDEO. Alberto Pellai e lo smartphone vietato ai minori di 14 anni: «La tecnologia rende la vita virtuale più interessante di quella reale»

Durante la conferenza “Come essere genitori consapevoli nell’era digitale” il celebre autore, accompagnato dalla moglie Barbara Tamborini, ha riflettuto sulla necessità di rapportarsi in maniera più consapevole al tema dell’utilizzo della tecnologia da parte di adolescenti e bambini

VIDEO. Alberto Pellai e lo smartphone vietato ai minori di 14 anni: «La tecnologia rende la vita virtuale più interessante di quella reale»

Un vero e proprio progetto educativo per comprendere appieno come gestire le nuove sfide genitoriali che emergono con l’aumentare del nostro utilizzo, più o meno consapevole, della tecnologia.
È da queste premesse che è nata la conferenza “Come essere genitori consapevoli nell’era digitale”, che si è tenuta nella mattinata di sabato 13 gennaio al Teatro di via Dante di Castellanza, voluta e organizzata dall’Istituto Paritario Comprensivo Maria Montessori.

«Si tratta di un progetto che vuole aumentare le competenze dei genitori e degli educatori – spiega Barbara Tamborini – rispetto ad un tema così sfidante, cercando di rendere più progettuale e più consapevole l’uso delle tecnologie.
Lo scopo è quello di capire come utilizzare le tecnologie come risorsa preziosa per l’apprendimento e quali regole darci come comunità educante; le scelte e i comportamenti che stiamo adottando oggi testimoniano come questo tema ci sia un po’ sfuggito di mano, e come sia necessario rimettere a fuoco le priorità e le scelte educative che vogliamo sostenere».

Una di queste scelte, su cui si focalizza anche il Progetto comunitario attivato dalla scuola per sostenere i genitori nella scelta di posticipare l’età in cui dotare un figlio di uno smartphone di proprietà, è quella di fare in modo che i giovani non abbiano accesso ad un dispositivo personale prima dei 14 anni.
Un’età non scelta a caso, ma frutto di importanti considerazioni che derivano anche dalla profonda consapevolezza delle tappe dello sviluppo psico fisico di adolescenti e pre adolescenti.

«Le neuroscienze – sottolinea Alberto Pellai – ci dicono che il cervello dei nostri figli è particolarmente fragile e vulnerabile agli stimoli dopaminergici, cioè a tutto ciò che produce una gratificazione immediata e istantanea, proprio nel tempo della pre adolescenza.
Determinate piattaforme utilizzano proprio questo per reclutare la fruizione dei più giovani, costruendo una quantità infiniti di contenuti ce ci fanno rispondere proprio a questo tipo di stimoli, mettendo in campo strategie che li attirano».

Questo fa sì che i ragazzi si abituino a passare gran parte delle loro giornate di fronte allo schermo, un fatto che, soprattutto in una fase di sviluppo delicata come quella della pre adolescenza, finisce per precludere loro lo sviluppo di molte competenze e abilità necessarie per affrontare tutte quelle tappe proprie del percorso di crescita personale ed emotiva tipiche dell’età.
Cosa fare dunque per poterli accompagnare attraverso questo percorso? «Ogni giorno – conclude Pellai – tra genitori e figli è un vero e proprio tiro alla fune, in cui gli adulti devono prendere i ragazzi e spostarli dal principio del piacere a quello del dovere, sostenendoli affinché studino, facciano i compiti e mantengano fede ai propri impegni; mettere il limite.

Un compito di importanza fondamentale perché il funzionamento della mente dell’adolescente è sregolato per definizione, e quindi è necessario sostenerli e aiutarli a regolarsi per imparare ad entrare nel mondo.
L’avere accesso in maniera troppo precoce alla tecnologia abitua i bambini a stare in un ambiente ad alta attivazione dopaminergica e a rendere la vita virtuale più interessante di quella reale, con tutte le conseguenze a cui tutti assistiamo con sempre più frequenza».

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Loretta Girola

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