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Politica | 13 dicembre 2023, 17:13

Tassa salute per i frontalieri, Alfieri: «Grazie alla nostra battaglia, parziale marcia indietro del governo»

«Un passo in avanti che non risolve ancora molte delle criticità da noi sollevate. continueremo a dare battaglia in Parlamento», afferma il senatore varesino del Pd

Tassa salute per i frontalieri, Alfieri: «Grazie alla nostra battaglia, parziale marcia indietro del governo»

Tassa sulla salute a carico dei frontalieri, il senatore varesino e capogruppo del Pd in commissione Esteri Alessandro Alfieri guarda con favore alla «parziale retromarcia del governo». Ma annuncia ancora battaglia in Parlamento.

«Come gruppo del Partito Democratico – ricorda – avevamo nei giorni scorsi denunciato la tassa sulla salute a carico dei frontalieri. Una proposta calata dall’alto dal governo Meloni-Salvini, che ci siamo trovati nella legge di bilancio. Un balzello che potrebbe impattare tra i 2.000 fino ad oltre i 3.000 euro di esborso annuo. Il tutto senza convocare il tavolo sul frontalierato che abbiamo istituito nella passata legislatura per coinvolgere sindacati e sindaci dei territori di confine».

«Ora la maggioranza, sotto pressione delle nostre proteste e della presentazione dei nostri emendamenti, fa una parziale retromarcia con un emendamento dei relatori – prosegue Alfieri –. Emendamento che prevede un tetto minimo alla tassa di 360 euro annuali per i redditi più bassi e un tetto massimo di 2.280 euro, comprensivi dei familiari a carico.

Un passo in avanti, che non risolve ancora molte delle criticità da noi sollevate, a partire dal mancato coinvolgimento delle parti sociali e delle istituzioni territoriali. Come Partito Democratico continueremo a dare battaglia in Parlamento».

Redazione

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