Idea vincente non si cambia. Al massimo si perfeziona, con una tensione costante dedicata all’aggiornamento, rivolgendo con coraggio il proprio sguardo al futuro. Così, nel prossimo mese di gennaio, il corso IFTS “Women’s Wear” si riproporrà sulla scena, restando fedele alla linea che vede ACOF Olga Fiorini porsi in prima fila per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani nel settore tessile. In questo caso, occupandosi di formare le figure tecniche necessarie per progettare collezioni innovative e sostenibili.
L’iniziativa, come sempre, mira a prendere per mano gli iscritti (che devono essere diplomati) per condurli dentro un progetto di formazione qualificata e gratuita valorizzata dalle importanti partnership instaurate nel tempo. D’altronde, basti ricordare che nell’ultima annata ha risaltato la prestigiosa collaborazione con Dolce & Gabbana, ma l’elenco delle realtà coinvolte è lungo: GA Operation, Tiss di Elena Schiavi, Gallus, Vivienne Westwood, Maglificio Todil, I Girasoli, Ricamificio Bianchi, Taglio e Cucito di Randi Cristina Maria, Lemi Confezioni, Ricamificio Lusi, Dama, Metiki 1863, Luxury Tina e BL Color. In più c’è anche la sinergia con la Alfredo Grassi Spa, che ha collaborato alla progettazione del percorso.
A dare forza alla proposta, ci sono i numeri dell’ultima edizione. L’IFTS “Women’s Wear” versione 2023 ha infatti portato al traguardo ben 19 allievi e 6 di loro hanno ricevuto la proposta di essere inseriti in azienda con contratti di assunzione o di apprendistato professionalizzante, mentre altri 6 sono stati dichiarati interessanti in una prospettiva di potenziale assunzione. Insomma, se la finalità era condurre molti partecipanti dentro il mondo occupazionale, il risultato può dirsi pienamente centrato. Ma non solo: quattro studenti hanno declinato le offerte ricevute perché la partecipazione al corso di ACOF ha consegnato loro ulteriore voglia di perfezionarsi e crescere, iscrivendosi a percorsi universitari o a ITS di settore.
Anche quest’anno il progetto prevede un modulo di 60 ore (sulle mille complessive, di cui quasi la metà in stage) per apprendere l’utilizzo di CLO, il software di riferimento nell’ambito della moda per la progettazione 3D di abbigliamento, imbottiti e pelletteria. Questo strumento, d’altronde, consente alle aziende di rivoluzionare l’intero processo di sviluppo del prodotto, in una logica che mette assieme risparmio, sostenibilità e innovazione, utilizzando la tecnologia per lavorare tessuti recuperati e riciclati. Così, coloro che imparano a padroneggiare la tecnologia, diventano profili ideali per essere contrattualizzati.
Anche stavolta, la sede ACOF di piazza Gallarini a Borsano sarà il quartier generale di un percorso IFTS che, nell’arco di un anno, consentirà agli iscritti di assimilare le competenze teoriche e pratiche ed essere così pronti a un inserimento occupazione già entro la fine del 2024. Una collocazione che quasi sempre si realizza nell’azienda stessa che ospita i ragazzi in stage, visto che la partecipazione al progetto nasce proprio dall’esigenza di scovare, conoscere e addestrare i profili adatti ai propri reparti.
«L’iniziativa Women’s Wear poggia su un’esperienza ormai solidissima che si abbina al costante aggiornamento di modelli e strumenti», spiega Sergio Scaltritti, direttore della formazione per ACOF. «In particolare, questo IFTS unisce l’abilità artigianale e la passione che erano proprie della nostra fondatrice Olga Fiorini a quelle competenze tecnologiche che ormai sono indispensabili per essere competitivi».
Le iscrizioni all’IFTS bustese sono aperte a tutti coloro che hanno un diploma di scuola superiore.
Per informazioni si può telefonare al numero 0331.344053 o scrivere a home.bo@acof.it.