Nei giorni scorsi i funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli della Sezione Operativa Territoriale di Chiasso e i militari della Guardia di Finanza in forza al Gruppo Ponte Chiasso hanno sottoposto a controllo una viaggiatrice di nazionalità rumena a bordo di un treno TILO in entrata Stato proveniente da Lugano e diretto a Milano.
La dichiarazione di non avere nulla, resa all’atto dell’ordinario controllo doganale, non convinceva i funzionari doganali e i militari della Guardia di Finanza, i quali decidevano di approfondire gli accertamenti in ufficio.
Nel bagaglio personale della viaggiatrice venivano rinvenute 36 confezioni di profumo di note marche di lusso con relativo antitaccheggio, prive di documentazione commerciale di scorta, rispetto alle quali la transitante dichiarava di non avere con sé la fattura ma che l’avrebbe prodotta successivamente.
A seguito della sospensione dello svincolo della merce in attesa di ulteriori accertamenti, alcuni giorni dopo il fermo la viaggiatrice faceva pervenire una fattura apparentemente riconducibile ai prodotti intercettati. Il documento commerciale, tuttavia, suscitava diversi dubbi di autenticità, tali da indurre gli agenti ad effettuare opportuni approfondimenti presso il soggetto tedesco emittente la fattura, all’esito dei quali risultava la falsità della medesima.
Pertanto, i verbalizzanti procedevano alla denuncia a piede libero della cittadina rumena e alla contestazione di contrabbando aggravato, evasione di IVA all’importazione ex art. 70 DPR 633/72 e uso di atto falso ex art. 489 del Codice penale, con conseguente sequestro probatorio dell’intera partita di merce.
Al momento sono in corso le indagini ed è quindi fatta salva la presunzione di innocenza dell’indagata fino alla definizione del relativo procedimento.