Con i ritardi causati dal maltempo, la seduta del Consiglio regionale lombardo è stata monopolizzata dalla legge di revisione ordinamentale, che prevede modifiche a numerose norme, aggiornandole o adeguandole alla normativa statale.
«Eliminati inutili passaggi burocratici», ha commentato la relatrice Alessandra Cappellari della Lega.
Via libera a maggioranza, con 43 voti a favore e 26 contrari.
Respinti gli emendamenti presentati dal consigliere varesino di Italia Viva Giuseppe Licata su scuole materne e Aler: «Maggioranza in imbarazzo su queste proposte di buon senso», il suo commento.
I ritardi per il maltempo
Il maltempo che si è abbattuto su Milano creando pesanti disagi a residenti e pendolari ha avuto ripercussioni anche sul Consiglio regionale.
Le difficoltà per gli eletti di raggiungere Palazzo Lombardia hanno infatti portato allo slittamento della seduta dalle ore 10 alle 14. Rinviata quindi alla prossima settimana la discussione delle mozioni all’ordine del giorno, comprese quelle dedicate alla sanità con cui la minoranza chiede di sollecitare l’incremento del finanziamento nazionale e di accelerare i tempi per il Cup unico.
I temi della legge di revisione ordinamentale
La seduta pomeridiana si è quindi lungamente concentrata sull’esame della legge di revisione normativa ordinamentale, un provvedimento che porta a compimento un vasto lavoro di revisione e di aggiornamento della legislazione regionale che ha interessato tutte le commissioni consiliari con interventi di superamento di vecchie norme e con l’obiettivo di chiarire alcune procedure per migliorare l’efficacia delle leggi.
Gli ambiti maggiormente interessati dal processo di revisione e adeguamento normativo sono trasporto pubblico locale, smaltimento rifiuti, consumi energetici, attività venatoria, agriturismi.
La legge è stata approvata a maggioranza.
Gli interventi di Licata
Tra i numerosi emendamenti presentati, anche quello con cui l’esponente varesino di Italia Viva Giuseppe Licata chiedeva di prevedere la possibilità di stanziare un contributo integrativo per le scuole materne paritarie nei territori caratterizzati da una carenza di posti. «Queste realtà, che devono confrontarsi con difficoltà finanziarie, offrono un servizio fondamentale sul piano educativo», ha osservato Licata.
La sua proposta, però, non è stata approvata. «Si trattava di un indirizzo politico che lasciava alla Regione la possibilità di stabilire le modalità con cui intervenire. Prendo atto che la maggioranza ha voluto votare contro», si è rammaricato il consigliere di Italia Viva, intenzionato a riproporre a breve la richiesta in sede di bilancio 2024.
Licata si è visto bocciare anche l’emendamento relativo ad Aler per «ripristinare il ruolo del Consiglio territoriale, mentre questo pdl prevede un accentramento verso il presidente, che è scelto dalla Regione». Per l’esponente di minoranza, dunque, «Regione accentra a sé i poteri decisionali delle Aler a discapito dei sindaci e dei territori».
«Maggioranza in imbarazzo su queste proposte di buon senso che arrivano dai territori – il commento a margine di Licata –. Si trincera dietro una pretestuosa e infondata inammissibilità degli emendamenti».
Prima del dibattito generale, l’aula ha respinto una questione pregiudiziale illustrata dal vicepresidente Emilio Del Bono (Pd) che considerava illegittima una modifica della legge sul Trasporto pubblico locale. Da parte dei consiglieri di minoranza sono state avanzate critiche sui diversi contenuti della legge, in particolare sulle novità relative a caccia, Aler, sanità, trasporto pubblico e turismo.
Soddisfatto, invece, il varesino Emanuele Monti per l’emendamento della Lega sul patrimonio edilizio pubblico (leggi qui) .
Il nuovo assetto dell’assise
All’inizio dei lavori è stato ufficializzato l’ingresso di Jacopo Dozio e Ivan Rota nel gruppo di Forza Italia, provenienti rispettivamente da Lombardia Ideale-Fontana Presidente e Lombardia Migliore-Letizia Moratti Presidente.
La maggioranza ha così guadagnato un esponente, passando da 49 a 50 consiglieri. Trenta quelli si cui può contare la minoranza.