Ladri in azione in appartamento, ma questa volta insieme al classico bottino sparisce anche un'urna funeraria con le ceneri del defunto. Lascia tanto amaro in bocca quanto accaduto nella serata di giovedì a Varese, dove ignoti si sono introdotti in un edificio adiacente a via Gasparotto per rubare. Risultato: porta forzata, casa a soqquadro, alcuni orologi e denaro contante volatilizzatosi. Ma non solo. Al suo rientro il proprietario ha potuto anche constatare che dall'appartamento era sparita anche l'urna che custodiva le ceneri del padre.
Protagonista di questa brutta storia è il titolare di un'attività commerciale di Varese, che per la delicatezza della questione ha chiesto di rimanere anonimo. E ha raccontato a VareseNoi quanto accaduto, non nascondendo il suo profondo dolore.
Tutto è iniziato intorno alle 23 di giovedì, quando l'imprenditore ha fatto ritorno a casa dopo la giornata di lavoro. Al suo arrivo ha notato alcune lampade rotte e la porta d'ingresso con la serratura scassinata. All'interno l'appartamento era stato messo a soqquadro, i cassetti aperti e gli oggetti sparpagliati per casa. Nessuno, tra i vicini di casa e tra i titolari di un'attività commerciale a ridosso dell'abitazione, si è accorto di nulla: i "topi d'appartamento" evidentemente sapevano bene come muoversi e non hanno lasciato apparentemente tracce.
I ladri hanno portato via alcuni orologi e qualche contante. Ma non solo. A colpire nel profondo il proprietario è stata però la sparizione dell'urna, con le ceneri del padre, scomparso nel 2018. Il contenitore, nonostante avesse inciso il nome e cognome del defunto, è stato presumibilmente scambiato nella concitazione del momento per un oggetto prezioso: «Mi hanno fatto la cosa peggiore che potessero farmi - ci ha raccontato la vittima del colpo - e cioè portarmi via dal cuore il ricordo più caro che ho, quello di mio padre».
L'imprenditore, che ha reso noto che nelle prossime ore andrà dai carabinieri per sporgere denuncia, ha voluto anche lanciare un appello ai ladri: «So che probabilmente è inutile toccare il cuore di chi fa una cosa del genere - ha detto - ma ci provo lo stesso perché lo devo alla memoria di mio padre e a me stesso: se queste persone leggono le mie parole sanno che cosa è giusto fare e mi restituiscano le ceneri. Anche perché per loro esse non hanno alcun valore mentre per me sono la cosa più preziosa che mi è rimasta di mio padre».