«Dove eravamo rimasti…». Fausto Sartorato, sindacalista di Adl, torna a puntare il dito sull’annosa questione della carenza di dipendenti comunali a Busto Arsizio. Lo aveva fatto tante altre volte, l’ultima lo scorso gennaio (leggi qui). E lo rifà oggi, soffermandosi però su una categoria precisa: la Polizia locale. Una realtà che il sindacalista conosce bene, avendo vestito a lungo la divisa di quelli che una volta venivano chiamati “vigili urbani”.
Sono numerose le criticità elencate da Sartorato. Che però parte appunto dai numeri dell’organico: «Un problema che riguarda tutti i settori della macchina comunale – dice – ma che nella Polizia locale pesa in maniera particolare. E, come ho detto per altri settori, se non c’è personale non si possono garantire tutti i servizi».
Sartorato estrae dalla tasca una lettera inviata all’amministrazione e al dirigente della Polizia locale datata 18 settembre 2023 e – lamenta – rimasta senza risposta. Oggetto: mancanza di ufficiale di Polizia giudiziaria nel turno serale e deposito armi.
Andando con ordine, l’esponente della sigla Adl scrive di essere venuto a conoscenza del fatto che capiti che, nello svolgimento del turno serale, manchi la presenza dell’ufficiale. «Lasciando così ai singoli agenti di assumere qualunque decisione in merito al servizio da svolgere». E aggiunge: «Assolutamente inaccettabile, non si deve per nessun motivo lasciare “allo sbando” la pattuglia».
Altra questione collegata alla precedente: «Ci è stato segnalato che il locale armeria viene chiuso alle 19.20, tanto che il personale che termina il servizio dopo tale orario non può depositare l’arma in dotazione ed è costretto a portarsela a casa». Il problema, si legge ancora nella missiva, si presenta quando alla fine del turno serale non sono presenti gli ufficiali, «gli unici ad avere le chiavi dell’armeria».
Sartorato precisa che «la segnalazione del problema non è partita da me, ma dai colleghi. Ci aspettavamo una spiegazione, ma non si è mosso nulla. Forse sono argomenti spinosi sui quali è difficile dare una risposta precisa, ma il nostro ruolo è questo».
Fatto sta che per il sindacalista «se non vi è personale sufficiente a garantire certi servizi, come il turno serale, allora questi non devono essere previsti».
Un concetto già espresso in riferimento anche ad altri uffici di Palazzo Gilardoni: «Il tema delle carenze di organico è centrale. Leggo di corsi sull’utilizzo del laccio per immobilizzare le persone. Nulla contro i corsi, anche se la Polizia locale per legge non è equiparata alle forze dell’ordine, ma ci sono altre priorità, come la mancanza del servizio di polizia annonaria commerciale, già segnalato al precedente comandante, e, appunto, il numero di agenti. Sono stati fatti dei concorsi e sappiamo che arriveranno altri uomini, ma spesso poi la gente se ne va. Torno a dire che bisogna chiedersi perché si sceglie di non rimanere nel Comune di Busto. Le carenze di dipendenti e i conseguenti turni pesanti forse sono una risposta. Eppure Busto non è un “Comunello” come Marnate, Malnate o altri. È la sesta città della Lombardia, come piace ripetere ai politici».
Ora il sindacato Adl si aspetta di ricevere un riscontro a proposito delle problematiche evidenziate nella lettera spedita oltre un mese fa.
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martedì 06 maggio
lunedì 05 maggio