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Valle Olona | 21 ottobre 2023, 17:20

Mensa del Padre Nostro: da 15 anni cibo, ma anche sostegno e ascolto per chi ne ha bisogno

FOTO E VIDEO. L'associazione ha voluto festeggiare a Castellanza il "compleanno" raccontando la propria storia e il lavoro quotidiano dei 61 volontari. Il presidente Broglia ha colto l’occasione per ringraziare le realtà che da sempre supportano il gruppo

Mensa del Padre Nostro: da 15 anni cibo, ma anche sostegno e ascolto per chi ne ha bisogno

La Mensa del Padre Nostro ha compiuto 15 anni e ha voluto festeggiare invitando i castellanzesi all’interno della sua sede in via Bettinelli per condividere la gioia di essere riusciti a raggiungere questo importante traguardo.
Un compleanno che forse non sarebbe stato possibile celebrare senza il sostegno e il supporto di tante realtà che nel corso degli anni hanno creduto fermamente nel lavoro fatto dai 61 volontari, e che proprio per questo non sono volute mancare a questo importante appuntamento.

«Questa avventura è iniziata nel 2008 – ha spiegato il presidente Adriano Broglia – quando sono andato in pensione e mi sono rivolto alla Caritas per chiedere se potessi aiutare in qualche modo; mi è stato detto che c’era la necessità di recuperare il cibo avanzato da una scuola di Busto, che in caso contrario sarebbe stato gettato.
Allora io e l’amico Giovanni Ramolini, insieme alla moglie, abbiamo iniziato ad andare a ritirare i pranzi pronti avanzati dai bimbi, la frutta e il pane; abbiamo iniziato aiutando 10 nuclei familiari, ma con il passaparola in un attimo i numeri sono aumentati».

Da qui la necessità di cercare nuove realtà che donassero il cibo per i bisognosi, e i volontari ebbero l’idea di coinvolgere anche importanti gruppi della grande distribuzione, come i supermercati del territorio.
«La collaborazione con le Onlus e le associazioni locali – ha sottolineato Fabio Colombo, dirigente del Il Gigante – secondo noi è fondamentale per poter arginare lo spreco che attività come la nostra inevitabilmente comportano».

Mai come in questi anni, in cui la condizione economica di molte famiglie si fa sempre più difficile, infatti, è fondamentale agire perché il cibo non vada sprecato e possa raggiungere in maniera efficace tutte quelle persone che necessitano di supporto.
«Realtà come la Mensa del Padre Nostro – ha ricordato il sindaco di Castellanza Mirella Cerini – sono fondamentali per raggiungere il bisogno che non corrisponde a una richiesta; non va dimenticato che spesso molte persone che hanno necessità non sempre si rivolgono ai servizi sociali.
Sono persone che spesso, anche per riservatezza, preferiscono non chiedere aiuto e le associazioni diventano fondamentali per individuare e intervenire anche in questi casi».

E il lavoro che sta compiendo il gruppo castellanzese è veramente di livello, al punto che anche l’onorevole Maria Chiara Gadda ha voluto confrontarsi con i volontari per fare in modo che la legge anti-spreco potesse rispondere al meglio ai reali bisogni della gente.
«Quel testo è nato anche dal racconto, dalle esperienze e dalle domande che le associazioni hanno fatto prima ancora che fosse scritto – ha confermato la deputata – Voi a Castellanza siete parte di un progetto più grande che è nato nel nostro paese.
Ciascuno di noi può essere artefice del cambiamento, e la vostra storia dimostra che oltre alle leggi servono iniziative che nascono dal cuore e dalla buona volontà».

Del resto non poteva essere diversamente, dato anche l’ambiente vicino alla chiesa in cui è nata l’associazione castellanzese, che in un primo tempo ha fatto parte della Caritas di San Giulio, prima di staccarsene per diventare una realtà autonoma che però non ha mai smesso di collaborare con il mondo ecclesiastico.
«La Mensa del Padre Nostro è l’espressione di quello che è la comunità di Castellanza – ha commentato don Federico Papini – con uno sguardo ampio volto a intercettare i bisogni del territorio e con la volontà di comprendere come arrivare a potervi rispondere al meglio».
«Come ricordava il sindaco chi ha realmente bisogno talvolta non lo chiede – ha ripreso il parroco don Gianni Giudici – e talvolta chi ha bisogno rischia di cadere nella dipendenza dell’assistenzialismo; è per questo che credo che sia fondamentale il lavoro che le persone che sono parte di queste realtà fanno per accompagnare chi ha bisogno nel percorso che li porterà ad uscire da questa situazione».

Realtà come la Mensa del Padre Nostro, infatti, non si limitano solo a consegnare il cibo a chi si trova in difficoltà, ma interfacciandosi giorno dopo giorno con le persone e le famiglie svolgono un servizio insostituibile anche per quanto riguarda il sostegno e l’ascolto.
«Questo è un servizio in cui crediamo molto – ha concluso don Giuseppe Marinoni l’ascolto ha una funzione fondamentale, per comprendere i bisogni e trovare insieme il modo di rispondere al meglio alle esigenze di chi ci troviamo di fronte».

Il momento di festa, egregiamente guidato dal giornalista castellanzese Luciano Landoni, si è concluso con la consegna delle targhe di ringraziamento ai rappresentanti di alcune realtà che negli anni sono state a fianco all’associazione Castellanzese; a riceverle Fabio Colombo de Il Gigante, Angela Guadagno di Metro Italia, Fulvio Porta di Ristotrend, Giuseppe Salmoiraghi a nome di Coop, Orietta Saporiti di Compass e Emanuele Lanzarotti di Tigros, questi ultimi due assenti per impegni improrogabili.
Il compleanno, poi, non poteva che finire con un rinfresco, offerto dalla Mensa del Padre Nostro a tutti i presenti, le cui eccedenze, ovviamente, non sono andate sprecate, ma sono state conservate per essere distribuite alle famiglie seguite dall’associazione.

Loretta Girola

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