Dallo storico e scrittore bustocco Luigi Giavini un appello vibrante a visitare ed esplorare la mostra sul velluto al Museo del Tessile di Busto, aperta il 5 ottobre e fino al 5 novembre. LEGGI QUI
"Storie di velluto" è il titolo della mostra che si è aperta al Museo del Tessile. È il secondo, dopo la bellissima mostra sul "Colorante Rosa", di una serie di gioielli culturali che l'assessore Maffioli con il suo validissimo staff, ha programmato per rendere ancora più vivo il nostro Museo del Tessile. Mi fermo qui con le parole di ammirazione e ringraziamento.
Voglio invece fare una riflessione. Nel Mensile di Cultura "Rivista Bustese" del marzo 1925 (quindi quasi 100 anni fa!) nell'articolo di presentazione della "Prima Mostra di Pittura" leggo tra l'altro: "... Ma se la mostra in genere non ha per noi carattere di novità, questa di cui scriviamo costituisce invece un avvenimento di particolare importanza per la nostra Busto e, osiamo sperare, produrrà benefici effetti in ordine alla progressiva elevazione artistica e intellettuale del nostro popolo. Innanzitutto essa è una mostra esclusivamente di pittori bustesi. Sono giovani sorti in mezzo a noi, figli del nostro popolo che un'albagia forestiera ha alle volte caricato di disprezzo, immaginandolo incapace di slanci e di spiritualità, perché unicamente intento a sfruttare le industrie tradizionali che gli fornisce largamente i mezzi di sussistenza. La loro opera è una bella dimostrazione oltre che del loro valore personale, dell'amore e dell'attitudine dei bustesi a gustare i piaceri puri e raffinati dell'arte".
Commento mio: albagia si è letto, più efficacemente direi invidia.
Carissimi bustocchi e bustesi, dimostriamo ancora una volta che il senso del bello è proprio insito nel nostro Dna e non può che essere così perché è proprio nel tessile che si vede il valore della creatività, dell'innovazione e della ricerca di qualcosa sempre più bello. Il velluto lo dimostra. Andate a vedere questa mostra. Vi riempirà di gioia.
Grazie.
Luigi Giavini