Non solo la gratitudine, bensì l'azione è stata immediata. Marco Cirigliano ha subito versato la maggior parte della somma destinata al torneo in memoria di Cristian Tallarida - LEGGI QUI - per acquistare un'apparecchiatura preziosissima. Andrà alla Pediatria di Busto Arsizio, diretta dalla dottoressa Cherubini.
Ma nel compiere questo gesto, Marco si rivolge all'altro papà segnato dal dolore, Orazio Tallarida, e gli rivolge parole commoventi. Proprio un anno fa, nell'ottobre 2022, avveniva un incontro speciale, mentre Lorenzo e Pamela Pisani offrivano un dono a La Casa di Chiara - LEGGI QUI -, l'associazione nata in nome della piccola Chiara Cirigliano.
Marco e Orazio si trovavano durante la Festa dello Sport, si guardavano negli occhi, si abbracciavano. E quell'abbraccio non si è più sciolto.
Oggi, quando la donazione del torneo organizzato nell'albergo dove lavorava Cristian è stata resa nota, La Casa di Chiara ha subito destinato 2.318 euro per l'acquisto di un registratore Holter Lifecard CF. «L'acquisizione di questa apparecchiatura è prioritaria in quanto consente di registrare l'attività cardiaca nelle 24 ore - si spiega - consentendo di evidenziare disturbi del ritmo e indirizzare nella diagnosi differenziale di alcune manifestazioni cliniche, soprattutto in età adolescenziale».
Il macchinario permetterà di salvare vite, evidenziando in tempo problemi.
La somma offerta all'associazione attraverso il torneo è di 2.600 euro; il resto sarà destinato a progetti futuri, ma sembrava importante già fare una donazione specifica che fosse interamente legata al nome di Cristian. «Appena arriverà l'apparecchio in reparto sentirò la dottoressa Cherubini e con Orazio andremo in reparto - assicura, aggiungendo - E Cristian e Chiara saranno fieri dei loro papà. Perché tanta gente vuole loro bene e fanno del bene».
Ma la conclusione di Marco, il messaggio sussurrato mentre quell'abbraccio continua non può che emozionare ulteriormente: «Non nascondo che ho una forte emozione ma in questi momenti anche tanta rabbia. Ma sapere che Cristian e Chiara sono insieme e ci guardano col sorriso mi dà pace, perché loro vogliono così. E noi dobbiamo andare avanti. Ti voglio bene, Orazio».