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Gallarate | 13 settembre 2023, 22:00

Il fiume della cultura scorre al Teatro delle Arti di Gallarate

Presentata la stagione 2023 – 2024, fra prosa, proposte per famiglie e scuole, cineforum, Filosofarti. Grandi nomi, non solo del palcoscenico, incontreranno il pubblico di via Don Minzoni. Nel segno di don Alberto Dell’Orto

La presentazione della stagione 2023-24 al Teatro delle Arti

La presentazione della stagione 2023-24 al Teatro delle Arti

 

I numeri contano, soprattutto quelli che descrivono una storia di cultura radicata, fertile, capace di rilanciarsi. È il caso, a Gallarate, del Teatro delle Arti, la cui stagione teatrale 2023-24, la 55 esima (il cineforum arriverà a quota 59) è stata presentata oggi, 13 settembre, insieme alle tante attività in procinto di partire.

«Nel segno del “nostro” don Alberto Dell’Orto» ha ricordato Elena Balconi, presidente del Centro Culturale. Stagione di prosa con otto spettacoli (l’elenco QUI) «… con proposte che possono toccare tante e diverse sensibilità, fra testi classici e moderni, anche tratti da libri recenti o recentissimi. Ci saranno ritorni di grandi nomi e novità, come Ambra Angiolini, che qui non è mai stata». Fra le segnalazioni della presidente, lo spettacolo di Gioele Dix su Giorgio Gaber, nel decennale della scomparsa, con testi inediti messi a disposizione dalla fondazione dedicata all’artista, l’appuntamento con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, il “Pinocchio” della Compagna Carlo Colla e, in collaborazione con la basilica di Santa Maria Assunta, “Giobbe – Storia di un uomo semplice” (dal romanzo di Joseph Roth, imminente: 15 settembre) e “La Santa innamorata”, reading su Gianna Beretta Molla (15 ottobre). «Gli ultimi due appuntamenti – ha sottolineato Elena Balconi – rientrano nel ciclo che don Alberto definiva “Parola e mistero”».

Giulia Provasoli ha illustrato la rassegna pomeridiana (il sabato, dal 18 novembre; sei appuntamenti) per bambini e famiglie e le matinée, sette, riservate alle scuole. Nel primo caso «…siamo partiti dai piccolissimi, con temi grandi come il volo, la scoperta, l’amicizia, il viaggio. Spettacoli per un pubblico dai 3 ai 150 anni, con la sola eccezione dell’ultimo, su Leonardo Da Vinci, consigliato dai sei.  Invito a venire anche gli adulti, perché apprezzino la ricerca, i tanti livelli di metafora che caratterizzano questi allestimenti».

Le proposte per le scuole spaziano da quelle per l’infanzia alle secondarie di secondo grado: «Dietro c’è tanta ricerca, il supporto di docenti universitari, per un approccio multidisciplinare e profondo. C’è anche il dialogo con i professori, che ci hanno fatto delle richieste. Dobbiamo portare bambini e ragazzi a teatro, sono il pubblico di domani. Anche per questo ci fa piacerel'interesse intorno alla scuola di teatro, che è iniziata con gruppi sparuti e che oggi conta corsi per bambini, preadolescenti, ragazzi e adulti».

Il cineforum. «Partiamo domani, con “Io capitano”, di Matteo Garrone – ha annunciato Gabriele Lingiardi – anticipo di un’edizione che proporrà un menu di opposti, per toni e sapori. Dieci film, in due cicli, non per cinefili ma per persone che vogliono amare sempre di più il cinema, entrare nei film, scoprire significati». Dopo l’esordio, partenza il 28 settembre.

Infine Filosofarti. Il festival tornerà a febbraio e avrà come filo conduttore, come spesso gli accade, una dicotomia. “Visibile e invisibile” ha fatto presente Carlo Monti, annunciando anche alcuni ospiti illustri: Ilaria Capua, Carlo Sini, Matteo Saudino, Massimo Cacciari, Massimo Fini, la compagnia Carlo Rivolta. Due i percorsi di formazione per docenti: uno di storia, a cento anni dal caso Matteotti, sulle radici dell’antifascismo, e uno sugli immaginari del malvagio nella letteratura contemporanea.

«Sono uno di voi» ha affermato, rivolto al pubblico, monsignor Riccardo Festa, “padrone di casa”, a significare l’apprezzamento per l’attività del Delle Arti, per poi aggiungere una sottolineatura sulla «…collaborazione con l’amministrazione comunale, cordiale. Credo questo faccia bene alla città». «Dopo anni difficili – il commento dell’assessore alle Attività educative, Claudia Mazzetti - Il teatro lancia un messaggio fondamentale. Ho sempre apprezzato la proposta del Delle Arti per varietà, qualità, trasversalità. E trovo importante il legame con le scuole, dobbiamo fare qualcosa per i ragazzi che li stimoli, che si aggiunga a quello che si trova nelle alle aule e allo sport. In generale, il tam tam per coinvolgere il pubblico va fatto insieme. Confortano i tanti sold out già visti qui».

Info su www.teatrodellearti.it.

 

Stefano Tosi

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