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Politica | 20 giugno 2023, 12:23

Cosentino: «Olimpiadi invernali ottenute con coraggio. Varese potrà avere un “effetto Expo”»

Lo scorso fine settimana si è tenuta la seconda assemblea politica di Lombardia Ideale. È stata l’occasione per dedicarsi alla formazione di amministratori e sostenitori e per riflettere sul «perimetro valoriale» del movimento e sullo sviluppo della Lombardia, come spiega il responsabile e capogruppo al Pirellone, il varesino Giacomo Cosentino. Che, dall’inizio di questa legislatura regionale, è anche vicepresidente dell’assise lombarda

Cosentino: «Olimpiadi invernali ottenute con coraggio. Varese potrà avere un “effetto Expo”»

Lo scorso fine settimana si è tenuta a Pavia la seconda assemblea politica di Lombardia Ideale. È stata l’occasione per dedicarsi alla formazione di amministratori e sostenitori e per riflettere sul «perimetro valoriale» del movimento e sullo sviluppo della Lombardia, a partire dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, come spiega il responsabile e capogruppo al Pirellone, il varesino Giacomo Cosentino. Che, dall’inizio di questa legislatura regionale, è anche vicepresidente dell’assise lombarda.

Cosentino, come si è svolta la seconda assemblea politica di Lombardia Ideale?
«Nel corso della mattinata ci siamo dedicati alla formazione comunicativa e valoriale dei nostri amministratori e sostenitori. Sono intervenuti esponenti politici nazionali, tra cui il capogruppo al Senato della Lega Romeo e il sottosegretario all’Istruzione Frassinetti, e il vicedirettore della Verità Borgonovo per parlare di valori. Ad esempio, abbiamo preso spunto dalla bocciatura del patrocinio a una manifestazione divisiva come il Pride - che abbiamo fatto prima come ufficio di presidenza e poi come Consiglio regionale - per parlare di famiglia, del diritto dei bambini ad avere una madre e un padre, di utero in affitto, che è un reato in Italia. Rispetto per tutti, ma perimetro valoriale molto chiaro.
Abbiamo parlato della nostra posizione anche con gli amministratori di comuni più piccoli, dove questi temi non sono all’ordine del giorno.
Nel pomeriggio, con il presidente Fontana e gli assessori regionali Maione e Comazzi, abbiamo discusso dello sviluppo della Lombardia, partendo dalle Olimpiadi».

Che cosa è emerso su questo tema?
«Abbiamo spiegato com’è nata la candidatura della Lombardia, col coraggio di Fontana che chiama Zaia e i due fanno squadra nonostante il governo a traino 5 Stelle all’inizio non li avesse seguiti. Con coraggio e con un dossier lungimirante e sostenibile si è riusciti a convincere mezzo mondo e di conseguenza anche il governo ha dovuto fare la sua parte per la candidatura, e alla fine siamo riusciti a portare a casa il risultato.  
Ora si arriverà sicuramente in tempo con le opere previste».

Il territorio di Varese può giocare un ruolo in questa partita?
«Sicuramente. La nostra richiesta di prevedere degli allenamenti in provincia di Varese, e penso al palaghiaccio, è una richiesta che continueremo a portare avanti. Da parte nostra c’è un forte sostegno basato sulla presenza di una struttura nuova e sulla vicinanza di Varese a Milano e Malpensa.
E poi la sfida, visto che novanta paesi del mondo atterreranno a Malpensa, è quella di far conoscere il più possibile la provincia di Varese a investitori e interlocutori internazionali per cercare di ottenere una sorta di “effetto Expo” di cui ha beneficiato Milano.
Bisogna essere ambiziosi per portare a casa i risultati. E occorre fare rete con tutti gli enti della provincia di Varese per far conoscere le nostre opportunità economiche, turistiche e naturalistiche».

Qual è il bilancio dei primi mesi nel nuovo ruolo di vicepresidente del Consiglio regionale?
«Il bilancio è molto positivo. Siamo riusciti a partire con elementi di novità e avanzamento rispetto alla scorsa legislatura in cui, pur essendo stata complicata per il Covid, eravamo riusciti a stanziare molti fondi e vedo che i cantieri stanno partendo in tanti comuni.
Siamo partiti istituendo una commissione in più legata al tema del sociale, che prima era insieme alla sanità. Sicuramente hanno punti di contatto e ci saranno delle sedute congiunte, ma è bene che il sociale abbia un’attenzione particolare.
Per quanto mi riguarda, da vicepresidente ho la responsabilità di seguire un po’ tutte le varie “partite”, soprattutto territoriali e quindi della provincia di Varese. Dalla sanità al rilancio turistico al dissesto idrogeologico. Una sfida che, con una bella squadra di lavoro, stiamo affrontando con entusiasmo».

Quello della sanità è probabilmente “il” tema ed è molto sentito dai cittadini.
«Sicuramente. Bertolaso sta lavorando molto bene sulle liste d’attesa, per le quali sono stati stanziati parecchi milioni. Si sta andando avanti con l’agenda unica, che significa unire l’agenda del sistema pubblico col privato convenzionato per cercare di velocizzare ancora di più le prenotazioni delle prestazioni diagnostiche e specialistiche.
Si procede anche con le case di comunità. Ci sono ancora delle problematiche di mancanza di personale dovute ai tagli soprattutto del governo Monti, e ci vorrà del tempo per andare a regime, anche a causa del numero chiuso troppo ristretto per l’accesso alle facoltà di medicina.

Dobbiamo anche rendere ancora più attrattivi i nostri ospedali territoriali, con degli interventi specifici. Ad esempio, il 7 agosto aprirà il cantiere della nuova sala operatoria ibrida dell’ospedale di Varese, che sarà una delle poche strutture lombarde ad averla. Un’altra strumentazione che sta andando bene è il robot chirurgico, sempre al Circolo. A Luino è in corso il cantiere per il rinnovo del pronto soccorso e a Cittiglio stiamo proseguendo il lavoro per portare la camera iperbarica, utile anche alle persone con patologie diabetiche e per la cura delle ferite. Queste sono le questioni che sto seguendo».

Di recente è stato anche Bruxelles per la conclusione del progetto “Europa Lombardia Enti locali 21-27”.
«Abbiamo accompagnato a Bruxelles una delegazione di Anci che rappresentava prevalentemente i piccoli comuni. Come Consiglio regionale abbiamo finanziato un progetto insieme ad Anci per affiancare ai comuni progettisti europei che andassero a chiudere progettualità da presentare ai bandi europei, non solo legati al Pnrr. Abbiamo presentato progetti per oltre 10 milioni di euro e ci auguriamo che per buona parte vengano ammessi. I nostri Comuni sono già in affanno per mancanza di personale e dei segretati generali; senza enti superiori che li accompagnano, non riuscirebbero ad accedere ai fondi europei».

Riccardo Canetta

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