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Eventi | 26 maggio 2023, 15:22

Una biciclettata per la pace, l’ambiente e la solidarietà

Domenica 28 maggio ritorna la 39sima edizione di Bicipace, la storica manifestazione in bicicletta che unisce più generazioni di ciclisti di Lombardia e Piemonte. Le partenze sono dislocate in più di 40 comuni delle province di Milano, Varese e Novara. La sottoscrizione a favore di Happydu

Una biciclettata per la pace, l’ambiente e la solidarietà

“Da sempre è portatrice di messaggi dedicati all'ambiente, alla pace e alla solidarietà". Questo vuole essere Bicipace, la storica manifestazione in bicicletta della Lombardia che unisce più generazioni di ciclisti della Lombardia e Piemonte. Domenica 28 maggio si sigla la trentanovesima edizione.

Alla mattina si pedala, con le partenze dislocate in oltre 40 comuni delle province di Milano, Varese e Novara e il punto di arrivo per tutti i partecipanti è nella sede della Colonia Fluviale di Turbigo, nel cuore del Parco del Ticino, dove saranno attesi da cibo, musica e banchetti informativi.

Si tratta di una manifestazione con cadenza annuale, pioniera sui temi della mobilità sostenibile e della giustizia sociale e ambientale, contro ogni tipo di guerra.

Anche quest’anno Bicipace pedala perché si ritrovi la via della pace, anziché continuare a generare guerre e conflitti.

«Chiediamo un cessate il fuoco immediato e negoziati per una pace piena e duratura in tutti i conflitti in atto - spiega l’organizzatore Flavio  Castiglioni - L’ospitalità e l’umanità deve essere garantita a tutti coloro che fuggono dalle guerre e dalla miseria con una politica di asilo che non sia condizionata dal Paese di origine».

Le altre questioni importanti sollevate dagli organizzatori sono la crisi idrica e il cambiamento climatico.

«Non dimentichiamo che il Nord Italia – prosegue - è stato in emergenza fino a poche settimane fa, dopo oltre un anno di siccità, in contrapposizione alle alluvioni che hanno colpito l'Emilia Romagna. Non possiamo limitarci a constatare i danni, ma si dovranno strutturare interventi e programmi di azione per contrastare le emergenze e passare a politiche di mitigazione e adattamento. Politiche indispensabili per limitare il surriscaldamento climatico che vanno dalla promozione della mobilità sostenibile senza più l'uso di combustibili fossili alla riduzione del consumo di suolo. Politiche finora inattuate, soprattutto in Lombardia, una delle regioni tra le più urbanizzate e soffocate dal cemento e dal traffico viario, (nonostante la pianura Padana sia una delle zone più inquinate d’Europa come rilevano l'Agenzia Europea per l'Ambiente e Ispra)».

Anche per questo Bicipace da sempre chiede una mobilità più sostenibile: in una delle regioni più congestionate d’Europa bisogna avere il coraggio di parlare di demotorizzazione, investendo risorse non solo nelle ciclovie turistiche, ma in una ciclabilità quotidiana e diffusa.

«Si può partire dagli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, mettendo in sicurezza le ciclabili esistenti, moderando il traffico nei centri urbani e soprattutto smettendo di investire in infrastrutture autostradali costose e pericolose, potenziando piuttosto un trasporto collettivo tanto trascurato quanto inefficiente. Su questo tema abbiamo inviato una lettera aperta a tutti i sindaci dei comuni dove passerà la Bicipace, che li invita ad attivare delle politiche più attive in materia di mobilità sostenibile.

Passeremo dalla Via Gaggio per denunciare il progetto di ampliamento del sedime aeroportuale di Malpensa e la relativa distruzione di altri 44 ettari dell'ultimo prezioso ed unico habitat rappresentato dalla brughiera per far posto al cemento, dove si vorrebbero costruire ulteriori capannoni per l’area cargo. Oltre allo scempio verso “la brughiera” un ambiente unico a sud delle Alpi, si tratta di impermeabilizzare e cementificare ancora una volta decine di ettari di terreno con effetti nefasti sul riscaldamento dell’area e sulla ridotta capacità di riassorbire le precipitazioni che si stanno facendo sempre meno regolari».

Bicipace è anche solidarietà, “I bambini devono tornare a sognare”. Quest’anno la sottoscrizione a premi sarà a favore di Happydu, una onlus di Novate Milanese, impegnata dal 2010 nello sviluppo di progetti in Namibia.

«Nel 2022 abbiamo visitato il loro “Village Renata Mondesa” costruito nei pressi delle baraccopoli Swakopmund, dove migliaia di persone vivono prive di acqua, luce e servizi igienici; le scuole sono molto carenti e l’abbandono scolastico è elevato».

Il villaggio di Happydu è uno spazio in cui bambini, adolescenti e adulti della comunità beneficiano di servizi quali asilo, doposcuola, centro sportivo; è un luogo in cui ritrovarsi, giocare, imparare a pensare, ragionare ed agire. Il villaggio offre questi servizi a 170 tra bambini e adolescenti oltre a dare lavoro a molte persone locali; vengono serviti più di 3.500 pasti al mese. Nel prossimo futuro verrà avviato anche uno specifico progetto rivolto alle donne spesso discriminate dalla situazione culturale ed economica.

Laura Vignati

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