Marco Colombo, Fratelli d’Italia, è il nuovo presidente del Consiglio comunale a Gallarate. Subentra a Giuseppe De Bernardi Martignoni, dello stesso partito, eletto alle recenti Regionali. E subito è nella mischia. Era il 25 aprile quando esponenti delle minoranze rimarcarono la sua assenza alla manifestazione per l’anniversario della Liberazione. Colombo risulta anche tra i firmatari di una mozione che chiede solidarietà al sindaco, Andrea Cassani, dopo le contestazioni ricevute proprio durante la ricorrenza, insieme a una censura rispetto ad Anpi, organizzatrice del corteo.
Ebbene, i primi lavori dell’assemblea civica sotto la regia del neo presidente si sono interrotti, a tarda ora, prima che venisse trattato il punto più caldo all’ordine del giorno. Cioè la mozione firmata da tutte le forze di minoranza, presentata in conferenza stampa lo scorso 11 maggio, sul Sant’Antonio Abate, l’ospedale cittadino in evidente difficoltà (ne abbiamo parlato QUI e QUI). Ma se la mozione ha trovato consensi unanimi tra le opposizioni, il coro ha stonato in aula consiliare. Colpa di temi e tempi.
In pratica: lunga discussione su altre mozioni presentate da “Più Gallarate – Gente di Gallarate”, gruppo di minoranza, e lavori interrotti prima di arrivare al punto più tosto, quello riguardante, appunto, la salvaguardia del Sant’Antonio Abate e la convocazione in città dei vertici regionali competenti in materia, anzitutto politici.
Secondo le opposizioni, la mozione è particolarmente scomoda: condivisibile anche dai rappresentanti della maggioranza, metterebbe alle strette Asst e Regione, oltre che l’Amministrazione comunale, rapportabile alla stessa area politica che governa la Lombardia. Sviluppo: nuova conferenza stampa convocata domani, giovedì 25 maggio, da Pd, “Margherita Silvestrini sindaco”, Città è vita e Obiettivo comune Gallarate. Senza, questa volta, “Più Gallarate – Gente di Gallarate”. Di seguito, il comunicato.
Ieri sera il consiglio comunale di fatto NON ha voluto parlare dell’ospedale cittadino che aldilà delle chiacchiere sta chiudendo. Il nuovo presidente del consiglio comunale ha infatti deciso di fare terminare il consiglio prima che fosse discussa la mozione delle opposizioni sull’ospedale, un argomento sul quale probabilmente per la maggioranza, anche stucchevolmente divisa nell’eleggere il nuovo presidente del consiglio, è meglio non parlare. Intanto ha chiuso l’emodinamica, chiuderà la cardiologia e la radiologia è sul punto di farlo. In pratica chiude l’ospedale di Gallarate ma non è urgente parlare e fare qualcosa per questo a Gallarate. E’ stato ritenuto invece urgente discutere con priorità per oltre 2 ore di tre mozioni palesemente improcedibili che impegnavano sindaco, conferenza capigruppo e commissione sicurezza ad atti che non rientravano pacificamente nelle loro competenze. Un teatrino ben preparato? Questo surreale spettacolo ha avuto però una sola vittima: la tutela della salute di ciascuno. Quando ci si lamenta dell’astensionismo dei cittadini, prima di dare la colpa a questi ultimi, occorrerebbe vedere la replica del consiglio di Gallarate di ieri e chiedersi quanto il distacco della politica dalla realtà dei problemi sia palese ed allontani le persone di buona volontà dall’impegno e dalle urne. Uno spettacolo indecoroso.