«La tensione c’era, non si può negare. Ma c’era anche consapevolezza, sapevamo di avere preparato l’arrivo nel modo giusto. Lo percepivamo, per esempio durante le riunioni con il prefetto e con le forze dell’ordine. Poi, sul campo, è andata davvero bene. Non abbiamo ricevuto contestazioni significative, per esempio, per le chiusure stradali. Che, in casi simili, generano spesso malcontento». Il giorno dopo di Nicola Poliseno, coordinatore del Comitato di tappa del Giro d'Italia con arrivo a Cassano Magnago, è positivo.
E positivo è il “day after” del sindaco, Pietro Ottaviani. «Sono stravolto – ammette – ma soddisfatto. Cassano ha ottenuto un grande successo, ce l’abbiamo fatta. Il mio pensiero è andato alla gara, alla riuscita dell’evento. E alla sicurezza. Non succede tutti i giorni che un Comune delle dimensioni di Cassano Magnago accolga qualcosa di grande come un arrivo del Giro».
Ecco, le dimensioni, e le proporzioni, contano. Cassano ha un po' più di 20mila abitanti. Poliseno, precisando che i dati sono in corso di approfondimento, comunica: «Le presenze complessive a Cassano, fra le 8 e le 18, ammontano a 74mila persone. Si sono fermate, mediamente, per tre ore e mezza. Il picco si è raggiunto fra le 16.30 e le 17.30 (fascia oraria pronosticata per il taglio del traguardo, Ndr) a quota 58mila, con concentrazione nei tre chilometri precedenti l’arrivo e nell’anello centrale della città chiuso al traffico».
Fugate le preoccupazioni per il meteo: «La pioggia, paradossalmente, ha creato un valore aggiunto: se, sotto l’acqua, sono arrivate così tante persone e sono tornate a casa soddisfatte…».
A breve, i dati sull’impatto economico della manifestazione.