/ Economia

Economia | 10 maggio 2023, 12:30

Il trimestre di Acinque Spa: bene i ricavi delle vendite consolidate, flessione dei volumi

Il Consiglio di Amministrazione di Acinque S.p.A. ha approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive del Gruppo al 31 marzo 2023

Marco Canzi, presidente Acinque Spa

Marco Canzi, presidente Acinque Spa

Il Consiglio di Amministrazione di Acinque S.p.A. ha approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive del Gruppo al 31 marzo 2023. Si segnala che, a partire dall’esercizio 2023, il Gruppo ha proceduto a contabilizzare i contributi ricevuti in conto capitale per la realizzazione di beni strumentali (in particolare per allacciamenti alle reti) a diretta deduzione dei cespiti di riferimento, con conseguente riduzione delle relative quote di ammortamento. Fino al 31 dicembre 2022 i contributi venivano, viceversa, esposti nel passivo ed accreditati pro quota a conto economico in connessione alla vita utile residua dei cespiti a cui facevano riferimento.

«Acinque conferma la propria capacità di presenza e di iniziativa, nonostante il contesto macroeconomico estremamente complesso, specie nel settore dell’energia, e per gli effetti del climate changing che inevitabilmente incidono sui volumi della vendita – hanno sottolineato il presidente Marco Canzi e l’amministratore delegato Stefano Cetti Tuttavia anche il primo trimestre del 2023 riafferma la grande resilienza dell’azienda grazie all’articolazione della massa critica che ci vede impegnati in diversi settori. E, come documentano gli investimenti, manteniamo il nostro ruolo proattivo e intraprendente, quale partner dei territori nel campo dell’innovazione, dell’efficientamento e dello sviluppo sostenibile, che è la stella polare che guida le nostre attività: l’obiettivo è generare valore a beneficio delle comunità locali di riferimento».  

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nel primo trimestre 2023 risulta pari a 229,6 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2022 (218,4 milioni di Euro) principalmente per la finalizzazione delle attività di efficientamento energetico (ecobonus e superbonus 110%) che hanno consentito di compensare la flessione dei volumi legata alla climatica straordinariamente mite e alla forte attenzione ai consumi da parte dei clienti, anche richiesta dagli interventi governativi di fine 2022.

I costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti (pari a 2,8 milioni di Euro), ammontano a 10,1 milioni di Euro, in lieve aumento rispetto al corrispondente periodo 2022 (9,6 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 2,8 milioni di Euro).

Gli altri costi operativi del primo trimestre 2023 sono pari a 196,7 milioni di Euro, anch’essi in crescita rispetto al 2022 (180,9 milioni di Euro), per le medesime motivazioni dei correlati ricavi.

La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo pari a 22,9 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2022 (27,9 milioni di Euro) principalmente nella BU Vendita e nella BU Energia e Tecnologie Smart (ETS), in particolare nel teleriscaldamento, che risentono entrambe dei sopraccitati impatti negativi derivanti dalla flessione dei volumi per uso riscaldamento. Tali effetti negativi sono stati solo parzialmente compensati, a livello complessivo di BU ETS, dalle attività di efficientamento energetico, con sviluppo interventi Ecobonus e Superbonus 110% e per la BU Vendita dai maggiori margini dell’energia elettrica.

In crescita il margine operativo lordo della BU Reti in incremento rispetto al 2022 (9,1 milioni di Euro nel 2023 contro i 8,6 milioni di Euro nel 2022) principalmente nelle Reti idriche per effetto della riduzione dei prezzi dell’energia elettrica, costo importante per la gestione del servizio idrico, e grazie alla realizzazione della plusvalenza legata alla cessione della concessione di Cernobbio, per scadenza, alla società ‘in house’ locale.

Il MOL della BU Ambiente beneficia, per l’impianto di termovalorizzazione, principalmente dell’incremento dei quantitativi smaltiti e della dinamica dei prezzi di cessione di energia elettrica che più che compensano l’igiene ambientale che soffre, analogamente al 2022, i generali rincari di molti costi operativi.

Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 9,2 milioni di Euro, in linea rispetto al 2022 (9,0 milioni di Euro).

Nel trimestre è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 2,7 milioni di Euro (2,1 milioni di Euro nel 2022). Nel primo trimestre 2023 l’accantonamento a fondi rischi ammonta a 0,3 milioni di Euro, mentre nel corrispondente trimestre 2022, si era registrato un accantonamento a fondi rischi per 1,7 milioni di Euro riguardante l’attività teleriscaldamento, oltre a ordinari accantonamenti di importo minore.

Il Margine Operativo Netto si attesta a 10,7 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 15,3 milioni di Euro del 2022 per le ragioni anzidette.

La gestione finanziaria complessiva del primo trimestre 2023 ammonta a -1,7 milioni di Euro, in sensibile aumento per effetto combinato dell’incremento dell’indebitamento finanziario medio e del significativo rialzo dei tassi di interesse, connessi al contesto macroeconomico attuale (-0,2 milioni di Euro nel 2022).

Gli oneri per le imposte nel primo trimestre 2023 risultano pari a 2,8 milioni di Euro, con tax rate sostanzialmente in linea ed omogeno per metodologia applicata (nel 2022 il saldo imposte risultava pari a 4,9 milioni di Euro).

La voce “Risultato netto derivante dalle attività destinate alla dismissione” presente nel primo trimestre 2022, espone, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5, i risultati relativi alle concessioni distribuzione gas non strategiche (riferiti all’allora società controllata Serenissima Gas e al ramo d'azienda relativo alla concessione gas di Mogliano Veneto, detenuto dalla società controllata Lereti), la cui cessione si è perfezionata con closing il 1° aprile 2022.

Il Risultato Netto del Gruppo del primo trimestre 2023, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 5,6 milioni di Euro, in sensibile flessione rispetto al 2022 (10,2 milioni di Euro) per quanto sopra evidenziato.

Gli investimenti del Gruppo complessivamente realizzati nel primo trimestre 2023, al lordo delle dismissioni, sono pari a 11,9 milioni di Euro, in lieve flessione rispetto al corrispondente periodo 2022 (12,4 milioni di Euro).

Nel dettaglio gli investimenti hanno riguardato:

BU Reti: 6,2 milioni di Euro (6,3 milioni di Euro nel 2022), di cui 2,6 milioni di Euro per le reti gas, 3,2 milioni di Euro per le attività di potenziamento delle reti idriche, 0,5 milioni di Euro per interventi sulle reti distribuzione elettrica;

BU Energia e Tecnologie Smart: 3,9 milioni di Euro (4,6 milioni di Euro nel 2022), riferiti per 1,8 milioni di Euro alle attività di teleriscaldamento, 0,1 milioni di Euro per le attività di gestione calore e mico-cogenerazione, 0,5 milioni di Euro per illuminazione pubblica, 0,5 milioni di Euro per attività di efficientamento energetico e mobilità elettrica e 0,9 milioni di Euro per distribuzione all fuel retail e parcheggi, oltre a 0,1 milioni di Euro riferiti alla mobilità elettrica;

BU Ambiente: 0,5 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro nel 2022), riferiti per 0,3 milioni di Euro ad interventi riferiti al termovalorizzazione e per 0,2 milioni di Euro alla raccolta;

BU Vendita: 0,5 milioni di Euro relativi ai gettoni per acquisizione di nuovi clienti (0,2 milioni di Euro nel 2022), oltre a 0,3 milioni di Euro per investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU (0,3 milioni di Euro nel 2022);

Corporate: 0,3 milioni di Euro, principalmente per lo sviluppo dei sistemi informativi, oltre che investimenti per servizi generali per 0,2 milioni di Euro (complessivi 0,5 milioni di Euro nel 2022).  

Sintesi della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata

Il capitale immobilizzato al 31 marzo 2023 ammonta a 627,7 milioni di Euro (632,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2022). La variazione in decremento è riconducibile principalmente alle cessioni degli asset della concessione idrica di Cernobbio sopraccitata, per scadenza, e del ramo d’azienda del Laboratorio di analisi, entrambi all’operatore ‘in house’.

Il capitale circolante netto è pari a 169,2 milioni di Euro, in incremento rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 (136,9 milioni di Euro) per effetto della dinamica stagionale e dell’incremento dei crediti Ecobonus/Superbonus.

Il Patrimonio Netto risulta pari a 534,3 milioni di Euro, in aumento rispetto a fine dicembre 2022 (528,0 milioni di Euro) grazie al positivo risultato del trimestre.

Al 31 marzo 2023 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 262,6 milioni di Euro in incremento rispetto al 31 dicembre 2022 (241,5 milioni di Euro), correlato all’incremento di capitale circolante sopra commentato.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage), al 31 marzo 2023, risulta pari a 0,49 (0,46 al 31 dicembre 2022). 

Il saldo “Disponibilità liquide” è pari a 30,2 milioni di Euro ed include, oltre alla liquidità necessaria al pagamento delle fatture in scadenza nei primi giorni di aprile 2023 del Gruppo, anche incassi realizzati a fine trimestre provenienti principalmente dalla CSEA per 18 milioni.

C. S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore