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Gallarate | 15 marzo 2023, 17:26

Guardia Medica da Gallarate a Cassano Magnago

Trasferimento, temporaneo, per ragioni di sicurezza. Il sindaco, Andrea Cassani: «Possibile che il Sant’Antonio Abate non abbia un locale adatto ad accogliere il servizio? È una cosa assurda»

L'ingresso del Sant'Antonio Abate

L'ingresso del Sant'Antonio Abate

Sant’Antonio Abate di nuovo al centro dell’attenzione e delle polemiche. Questa volta a fare discutere è il servizio di Guardia Medica. «Asst – afferma il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani – vuole spostarla da Gallarate a Cassano Magnago in quanto non riuscirebbero a mettere una porta di sicurezza per compartimentare l’area destinata. Asst dice che non ha nemmeno uno spazio in tutto il resto del Sant’Antonio Abate. Ovviamente ho detto che è una cosa assurda e che non sono d’accordo».

All'origine del trasloco, il ferimento a una mano di un medico, aggredito con un coltello. Episodio che ha comprensibilmente generato spavento, oltre che interrogativi su come tutelare meglio il personale. La soluzione sarebbe il posizionamento di una porta, con campanello e citofono, che separi con maggiore efficacia i medici dall’utenza, specie quella che trova abusivamente rifugio in ospedale. Un modo per ridurre il rischio di minacce e, appunto, aggressioni.

«Mi sembra di capire – ribadisce il sindaco - che lo spostamento avverrà davvero, nella casa di comunità di Cassano. Vorrei scongiurare questo passaggio. Ho contattato il direttore generale, Eugenio Porfido, che mi ha parlato di lavori laboriosi, due o tre mesi. Ma chiedo: con tutti gli immobili a disposizione del Sant’Antonio Abate, è mai possibile che non si trovi un locale per tenere a Gallarate la Guardia Medica?»

Stefano Tosi

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