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Sport | 21 febbraio 2023, 23:04

Ormezzano, il gusto dell'ironia e «il giornalismo più bello». E il Panathlon la Malpensa si commuove ricordando Cesare Vago

Una serata di racconti, di storie di giornalismo che significa «andare, vedere, raccontare». Ma anche qualche minuto di ricordo per Cesare Vago. Il figlio: «La lettura della carta del Panathleta mi ha ricordato tante doti di papà, vi voleva bene»

Ormezzano, il gusto dell'ironia e «il giornalismo più bello». E il Panathlon la Malpensa si commuove ricordando Cesare Vago

Nell’ambito delle manifestazioni culturali di Busto Città Europea dello Sport, il Panathlon la Malpensa con il patrocinio del comune di Busto Arsizio, ha organizzato un incontro con Gian Paolo Ormezzano, ex giornalista e uno dei 6 vincitori del premio Bancarella Sport 2022 con il suo libro “Io c’ero davvero”. Inoltre, è detentore del record di maggior partecipazioni come giornalista alle Olimpiadi,25 tra invernali ed estive.  

A Villa Calcaterra, dopo la lettura della carta del Panathleta fatta da Filippo Giorgetti, il presidente del Panathlon La Malpensa, Giovanni Castiglioni, ha chiamato per raccontare ai presenti chi è Gian Paolo, Filippo Grassia, attuale presidente del Panathlon Milano che ha lavorato con Ormezzano: «Rispetto a tanti altri ha il gusto dell’ironia, sono stati 5 anni bellissimi a Torino».

Poi la parola al protagonista della serata, Gian Paolo Ormezzano, che ha narrato diversi episodi della sua carriera partendo dal primo gennaio 1960: «Arriva la notizia che hanno ricoverato Coppi d’urgenza e hanno mandato me: arrivo a Tortona e riempio il giornale di storie. Arrivo a Torino e il direttore mi fa trovare una lettera con i complimenti. Volevo ringraziarlo, vado verso il suo ufficio, passo davanti alla porta e lui parlava al telefono».

E proprio il direttore era al telefono per decidere chi mandare alla Coppa delle Fiere, attuale Coppa Uefa e mandò proprio lui: «Se non fossi passato davanti a quella porta non so come sarebbe andata». I complimenti anche al ritorno e come premio il Tour de France e poi, visto l’ottimo lavoro svolto anche lì, i Giochi Olimpici di Roma.

Oltre ai ricordi, la differenza tra il suo giornalismo: «Andare, vedere, raccontare» e quello di oggi: «Guardare in tv, restare sul divano e subire».



Giovanni Castiglioni, tra un racconto e l’altro, ha parlato di 3 panathleti speciali: «Ad agosto dell’anno scorso il “centro” del Panathlon ci ha chiesto chi fosse nell’associazione da almeno 50 anni. All’interno del nostro club erano tre: Cesare Gussoni, Sergio Fabrizi e Cesare Vago. Volevamo riunirli ma è stato impossibile, perché a gennaio Vago è venuto a mancare». Allora, ha consegnato al figlio Marino una pergamena: «La lettura della carta del Panathleta mi ha ricordato tante doti di papà, vi voleva bene».

A ricordarlo anche il maestro Giancarlo Toràn della Pro Patria Scherma: «Era una persona di una generosità incredibile, è stato un esempio. La Pro Patria Scherma ha uno stile, che è lo stile di Cesare Vago e spero che chiunque arrivi dopo di lui porti avanti questo».

A rappresentare le autorità l’assessore allo Sport, Maurizio Artusa: «La ringrazio di averci onorato con la sua presenza, per noi il Panathlon è molto importante. Tutti noi la conosciamo, ricordo tutto quello che ha fatto».

A concludere l’incontro un giornalista che ha dato tanto allo sport nel nostro territorio e che ha appena ricevuto la civica benemerenza dal Comune di Fagnano Olona, Ottavio Tognola. Che ha concluso il suo intervento: «Lei è un giornalista con la G maiuscola». E uno scrittore di sport, Alberto Brambilla, che domandandogli quali libri avesse scritto senza firmare, ha dato modo ad Ormezzano di arrivare a raccontare i suoi ricordi con Enzo Ferrari.

Michela Scandroglio

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