A qualche giorno dalle elezioni regionali lombarde, che hanno visto la riconferma di Attilio Fontana a governatore, Movimento Alternativo propone la sua analisi del voto «in base ai dati reali ricavati dalla consultazione elettorale».
Movimento Alternativo è il partito civico fondato nell'Alto Varesotto da Marco Gasparini e Max Nicoletti, consigliere comunali a Cugliate Fabiasco, che si sta espandendo in tutta la provincia di Varese, dove già esprime diversi consiglieri comunali e sta arrivando anche in altre province lombarde.
«Partendo dal presupposto che, la scelta di non andare a votare, riteniamo essere una chiara indicazione politica di non riconoscersi in nessun soggetto presente sulla scheda elettorale pubblichiamo i dati reali che si hanno considerando tutta la platea degli “aventi diritto”» spiegano dal Movimento.
«Salta subito all’occhio il dato che non vede neanche una proposta politica sfondare la doppia cifra, il podio “ufficiale” risulta pertanto essere composto dal partito di Giorgia Meloni con il 9,39%, secondo classificato il Pd con il 7,85% e infine la Lega con il 5,94%. Il Governatore eletto riceve il 22,15% di gradimento totale, della popolazione Lombarda, che boccia, di fatto, la gestione degli ultimi 5 anni in maniera netta e insindacabile» si legge nell'analisi del voto di Movimento Alternativo.
«Game Over – commenta Marco Gasparini – ormai siamo giunti al capolinea di una classe politica assente, chiusa nei palazzi. C’è bisogno di freschezza, di novità, di un progetto civico che comprenda tutte quelle persone, dalle più comuni alle più autorevoli e competenti, che non si arrendono allo “stato delle cose”, ma che credano ancora nei principi democratici di partecipazione, merito e con voglia di pedalare».
«Ormai siamo stufi dei “burocrati”, “tecnici” ed esperti della “poltrona”, dobbiamo riprenderci i nostri territori comune per comune, quartiere per quartiere e strada per strada – prosegue Max Nicoletti – come Movimento siamo pronti ad accogliere tutti quei “combattenti” che attualmente sono delusi e disillusi da questa classe dirigente al fine di crearne una nuova che possa esprimere la propria rappresentanza nei luoghi istituzionali. Saremo matti ma non ci arrendiamo mai».