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Busto Arsizio | 14 giugno 2025, 12:34

Fantozzi ragionier Ugo: da zimbello a miraggio

“L’officina delle idee” ha offerto nuove letture e mutate prospettive sul "mondo giovani" in un incontro con Riccardo Valle, autore di “Oltre l’inverno – Denatalità, invecchiamento e cultura”. Il presidente dell’associazione, Gigi Farioli: «Inizia un percorso, la creazione di una rete per arrivare a un manifesto di politiche giovanili»

«Fantozzi ve lo ricordate? L’incarnazione della sfiga. Ma cascasse il mondo sapeva che una settimana di ferie all’anno ce l’aveva. Un miraggio, oggi, per molti giovani. Che magari lavorano poco ma lavorano sempre e non hanno la possibilità di prendersi una vera pausa. Spesso, anche se hanno un’occupazione, per fare una vacanza devono avere alle spalle una famiglia che dia loro qualcosa». Riccardo Valle, ricercatore e saggista under 30, ha esemplificato così la necessità di modificare, anche radicalmente, l’analisi sull’oggi e sul domani delle nuove generazioni. Contesto: la presentazione, alla Galleria Boragno, della sua ultima opera, “Oltre l’inverno – Denatalità, invecchiamento e cultura”, organizzata da L’Officina delle idee.

Gigi Farioli, presidente dell’associazione, affiancato da Nicolas Dadda (componente del Forum Giovani di Regione Lombardia) e Nicholas Burchielli (presidente della Consulta giovani cittadina) ha introdotto l’incontro lanciando un progetto come minimo di medio periodo (il nome dovrebbe essere “Indicativo futuro”): «Vedo, insieme al disinteresse, addirittura una diffusa repulsione per la politica, oltre a una evidente disattenzione al domani. Le percentuali basse di votanti sono marcate e i giovani non fanno eccezione. Anche a Busto in tanti non ritirano la tessera elettorale fino a 23, 24 o 25 anni. Di qui la necessità di andare controcorrente: ai giovani che ho accanto ho chiesto di caricarsi sulle spalle un progetto impegnativo, di tessere una rete che metta insieme giovani diversi tra loro e associazioni. E di organizzare eventi, briefing, approfondimenti, sondaggi. Un anno e mezzo di percorso che termini con un manifesto di politiche giovanili».

Ad ascoltare, una platea nutrita, con rappresentanza politica bipartisan: l’assessore comunale all’Istruzione Chiara Colombo, i consiglieri comunali Santo Cascio, Roberto Ghidotti, Paolo Pedotti, Vincenzo Marra, il presidente del consiglio comunale cassanese Maurizio Tosatti, l’ex assessore di Busto Maurizio Artusa. A lavori in corso si sono uniti al pubblico Marco Reguzzoni, presidente uscente dei Repubblicani, e Simone Longhini, segretario provinciale di Forza Italia.

Valle ha snocciolato dati e spunti di riflessione, col sorriso sulle labbra ma anche con fermezza. A titolo di esempio: «Si sente spesso il consiglio dato ai giovani di andare a lavorare all’estero per poi riportare esperienza e conoscenze in Italia. Ma difficilmente chi viene formato dal sistema nazionale, con le sue risorse, una volta che va altrove poi torna (…) Denatalità e andamento demografico? Se ne parla senza tenere nella giusta considerazione il fatto che gli effetti maturano in vent’anni, la visione politica dovrebbe avere questi archi di tempo».  Ancora: «Il 63 per cento degli under 35 guadagna meno di mille euro al mese. Pagato l’affitto e il cibo, cosa resta? (…) A 25 anni ti stupisce che qualche coetaneo abbia un figlio. Alla stessa età i miei genitori avevano una casa loro, pensavano alla famiglia (…) Si dice che in Italia ci sono troppi laureati anche se siamo tra i Paesi in Europa che ne hanno di meno. Il fatto è che ci sono troppo pochi posti di lavoro per laureati».

Il messaggio in sintesi: temi e problemi vanno visti da nuovi punti di osservazione, senza fossilizzarsi su schemi che possono risultare superati. Anche per comprendere, ed eventualmente sfruttare, fenomeni sottovalutati e poco dibattuti. Un esempio? «I nostri genitori ci lasceranno molto: i giovani come me erediteranno come nessuno prima di loro. Le statistiche dicono: quando avranno circa 60 anni. Che cosa succederà prima e dopo?».

Stefano Tosi

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