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Economia | 15 febbraio 2023, 15:43

Una luce nuova sul Salone del Mobile di Milano: quasi 2mila aziende e voglia di ridisegnare il futuro

Presentata da Linus oggi la sessantunesima edizione che si svolgerà dal 18 al 23 aprile. La presidente Porro: «Una mostra su un unico livello per facilitare i flussi e abbiamo fatto un lavoro quasi “urbanistico” sul disegno interno dei padiglioni». Il sindaco Sala: «Sono le Olimpiadi del design»

Una luce nuova sul Salone del Mobile di Milano: quasi 2mila aziende e voglia di ridisegnare il futuro

Arrivano già le Olimpiadi a Milano e in tutto il nostro territorio: quelle del design,  che ogni anno si rinnovano e nel 2023 saranno veramente speciali, ovvero il Salone del Mobile di Milano. Un'immagine suggestiva che dà l'idea dell'entusiasmo sulla rassegna più importante del mondo di arredamento, con quasi 2.000 espositori: dal 18 al 23 aprile,  a Fiera Milano Rho, si svolgerà la 61a edizione. Come concreto e pure anche simbolico è il ritorno della biennale della luce.

Lavoro, divertimento e glamour

Oggi è stata presentata al Teatro Parenti, introdotta da Andrée Ruth Shammah a conferma del connubio con la cultura e non solo. A introdurre la ricca formula che attira visitatori da tutto il pianeta c'era Linus che per la prima volta - ha detto - ha lasciato senza la sua  voce due milioni di ascoltatori in radio per presenziare all'evento. Perché il Salone è una cosa seria, ma è anche divertimento, glamour, voglia di immergersi nel bello che si racconta davanti a tutto il mondo ogni aprile.

Accanto a lui prima di tutto la presidente Maria Porro, poi il sindaco Beppe Sala che ha appunto utilizzato queste immagini delle Olimpiadi e ha ricordato anche le regole “ambrosiane”: «Lavorare insieme, ci sono i protagonisti certo, ma ciascuno sta al suo posto».

Quest'anno si renderà ancora più accessibile e visitabile il grandissimo evento - ricordato la presidente Porro - proprio per facilitare la conoscenza di più aziende possibili dalle grandi alle piccole.  

E ha precisato: «Una delle caratteristiche del Salone del Mobile è la sua capacità di evolvere per rispondere alle sfide più urgenti della contemporaneità. Lo abbiamo fatto nel 2021 inventando Supersalone, primo evento globale dopo i mesi durissimi della pandemia, con l’edizione dello scorso giugno, quando siamo tornati al format tradizionale accogliendo la sfida della sostenibilità, e continuiamo a farlo con l’edizione del 2023. Dopo tre anni, non era pensabile ritornare ad aprile, la nostra tradizionale posizione nel calendario, come se nulla fosse avvenuto. Abbiamo lavorato per dare forma alle suggestioni e alle visioni emerse in questi anni a partire da domande fondamentali: quale nuovo ruolo per un evento come il Salone? Come e da dove iniziare a progettarne l’evoluzione».

Look e numeri

Ecco che allora si sono intervistati espositori e visitatori per dare nuove risposte.  Una in particolare: «Una mostra su un unico livello per facilitare i flussi e abbiamo fatto un lavoro quasi “urbanistico” sul disegno interno dei padiglioni. A partire da Euroluce, la biennale dedicata al mondo dell’illuminazione − così profondamente cambiato negli ultimi anni − abbiamo ridisegnato i percorsi integrando gli spazi delle aziende con contenuti culturali interdisciplinari che riguardano la relazione tra luce, architettura, arte e scienza. Una metamorfosi che in prospettiva interesserà tutto il Salone che ha l’ambizione di contribuire a ridisegnare il modello fieristico».

In campo, 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design. Ci saranno il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, il SaloneSatellite su un unico livello, percorsi estetici e culturali, spazi esperienziali e aree di sosta e riposo

Dando la possibilità al visitatore di costruirsi una propria esperienza in grado di lasciare il segno anche attraverso conferenze, mostre, installazioni. Molto ci si aspetta appunto dalla biennale della luce (Euroluce, padiglioni 9-11 e 13-15), giunta al suo 31° appuntamento, che si rinnoverà nel layout espositivo, ripensato dallo studio Lombardini22: ne ha parlato il varesino Juri Franzosi.

Missione, garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita cogliendo le suggestioni delle strade dei borghi − e, contemporaneamente, aumentare la visibilità degli espositori. “The city of Lights”, il mantra come fondamentale il filo che avvolge tutto e la sostenibilità, nel salone proprio come nelle aziende, ma davvero tanti sono i contributi e i protagonisti di un percorso che ad aprile vuole fiorire pienamente, come FormafantasmaBeppe Finessi e Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea E altri ancora.

Il quadro economico

Ma qual è il contesto economico? La ricostruito Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. «La capacità del Salone del Mobile.Milano di sperimentare, innovare e farsi interprete dei cambiamenti è lo specchio della dinamicità e del voler fare, sempre di più e meglio, delle imprese del legno-arredo che hanno reso il design italiano, il design per eccellenza nel mondo – ha rimarcato - La 61a edizione, con la biennale Euroluce, saprà sprigionare quell’energia che le nostre aziende, grandi e piccole, hanno impiegato per portare nel 2022 la filiera a un fatturato alla produzione di quasi 57 miliardi di euro con un +12,7% rispetto al 2021 (dati Preconsuntivi Centro Studi FederlegnoArredo) sintesi di un +11,1% del Macrosistema Arredamento, di un +14,3% del Macrosistema Legno e di un +15% del Commercio legno».

Ecco cos'è accaduto dentro e fuori i confini: «Il mercato italiano ha raggiunto il +12,3%, mentre per le esportazioni, che costituiscono il 37% del totale della filiera, si stima una crescita del +13,3%, trainata in particolare dagli Stati Uniti (terza destinazione dietro alla Francia e a pochissima distanza dalla Germania)».

Marilena Lualdi

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