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Politica | 03 febbraio 2023, 13:48

Romana Dell'Erba (FDI): «Violenza? La Regione destini risorse anche alla prevenzione»

In una partecipata serata alla Palazzina della Cultura di Daverio, la candidata di Fratelli d'Italia ha spiegato come intende affrontare il problema a livello regionale, accogliendo le istanze del Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale e la partecipazione dell'associazione "Io mi difendo", già vicino alla premier Giorgia Meloni

Romana Dell'Erba (FDI): «Violenza? La Regione destini risorse anche alla prevenzione»

Contrastare la violenza? Lo si deve fare prima. E lo si deve fare con i fatti.

Un fatto è stata la serata organizzata ieri sera presso la Palazzina della Cultura di Daverio da Romana Dell’Erba, candidata di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio.

Si è trattato di un incontro che davvero è entrato nel cuore dei problemi connessi al tema: dalla cultura della prevenzione, che manca e deve diventare una priorità per le istituzioni, al concetto di autodifesa; dal ruolo e dalle circostanze che si trovano ad affrontare giornalmente le forze dell’ordine, in particolare la polizia locale, ai problemi psicologici non solo propri delle vittime di violenza, ma anche di chi ha il dovere professionale di contrastarla.

Protagonisti - insieme a quella che è l’unica candidata espressione del circolo varesino di Fratelli d’Italia - sono stati la psicologa, mental coach, maestra di arti marziali e docente di Defense and Woman Security Sabrina Sozzani, il presidente del Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale Alex Conte e i rappresentati di “Io mi difendo - Accademia Nazionale di Autodifesa”, venuti apposta da Roma, con la “benedizione” della premier italiana e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, per un fondamentale approfondimento sulle tecniche di autodifesa.

Dopo i saluti del sindaco di Daverio Marco Colombo («Sono molto felice di ospitare nel nostro Comune questa serata: è giusto, durante la campagna elettorale, poter conoscere le idee dei candidati»), i punti fondamentali della trattazione sono stati introdotti da Romana e ricondotti a un’esigenza che tutti li racchiude: «Questa serata vuole essere una dimostrazione di vicinanza - ha detto - Dall’ascolto delle forze dell’ordine e delle associazioni del territorio che sto portando avanti in campagna elettorale sta emergendo una precisa sfumatura: nel contrastare la violenza, di ogni genere e in ogni contesto di vita, sono molto carenti le attività di prevenzione. Regione Lombardia destina tante risorse ai percorsi post-traumatici, ma ora bisogna prendere atto come sia necessario farlo anche per il contrasto preventivo: ricordiamoci che ci sono persone che al “dopo” purtroppo non arrivano. E parte di queste risorse devono andare anche a chi presidia il territorio, nella medesima ottica».

Non un caso, quindi, la presenza e l’intervento di Alex Conte, segretario del SULPL: «Quando ho parlato con Romana la prima cosa che mi ha chiesto è stata: quali sono i vostri problemi? Cosa posso fare per aiutarvi a risolverli? Più le raccontavo, più cambiava espressione: il suo reale interesse mi ha spinto ad andare avanti». E poi, nello specifico: «Uno dei problemi più urgenti da affrontare è quello relativo allo stress post traumatico: chi fa il nostro lavoro si trova giornalmente a contatto con situazioni molto gravi, come incidenti mortali, omicidi e suicidi. Ve lo dico per esperienza: vedere una persona morta ti segna dentro. Ma se per le altre forze dell’ordine sono previste iniziative di sostegno psicologico, per il nostro corpo non è così».

Da qui l’istanza alla candidata varesina, che solleverà la questione sui tavoli regionali: «Diamo voce a questa categoria- ha affermato Romana - entriamo in questi vuoti da colmare. Dobbiamo capirli e affrontarli e lo deve fare anche Regione Lombardia». A entrare nel merito tecnico dello stress post traumatico è stata invece la dottoressa Sabrina Sozzani: «Situazioni molto stressanti recano risvolti che vanno a disturbare la nostra mente, portando a una modificazione dello stato emotivo. Le conseguenze possono essere dolori fisici ma anche comportamenti disfunzionali (abuso di farmaci e sostanze, alcolismo, ludopatia etc…) messi in pratica inconsciamente per contrastare il tormento interiore: è come uno tsunami, che alla lunga può portare a conseguenze gravissime». Ecco allora l’importanza dell’assistenza di un professionista e degli interventi clinico-psicologici che si sostanziano nei debriefing.

Il culmine della serata è poi arrivato con il coinvolgimento di “Io mi difendo”, l’Accademia Nazionale di Autodifesa che in dieci anni di attività ha salvato oltre 700 persone, sia uomini che donne. A prendere la parola il presidente, il generale Franco Ribello: «Dopo aver appoggiato Giorgia Meloni, abbiamo scelto Romana Dell’Erba perché davvero ha a cuore la causa dell’autodifesa come utile strumento preventivo. I centri antiviolenza arrivano dopo e sono solo per quelli che hanno la possibilità di raccontare ciò che hanno subito: a tanti questa possibilità non è concessa, perché negli episodi di violenza ci lasciano la vita o subiscono enormi danni fisici. La verità è che ognuno di noi è solo, come sono sole le forze dell’ordine».

Per questo è importante la prevenzione, per questo sono importanti i protocolli da adottare in caso di aggressione, validi per donne, uomini e agenti. E per questo, infine, sono importanti gli strumenti di autodifesa già esistenti, come i dispositivi al capsicum che - oltre a essere dei deterrenti davvero efficaci nei confronti dell’aggressore - non provocano danni fisici gravi nello stesso e consentono alla vittima dell’aggressione di non incorrere in problemi legali per il solo fatto di essersi difesa.

Gli addetti di “Io mi difendo” hanno quindi messo in scena alcune dimostrazioni pratiche, molto chiare ed esplicative dei potenziali pericoli in cui si può incorrere (e dei comportamenti di risposta da adottare) e dunque molto apprezzate dal folto pubblico - oltre un centinaio di persone - accorso alla Palazzina della Cultura di Daverio.

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