«Grazie, Pro Patria, scaldi il cuore». Dell'ospedale di Busto Arsizio e in particolare della Pediatria, dei bambini ricoverati nel reparto che hanno ricevuto la visita dei tigrotti e di un insolito Babbo Natale: il tigrotto, mascotte della squadra.
Doni per i bimbi e le bimbe, oltre a un assegno di mille euro, tra tanti occhi lucidi per questo momento magico di vicinanza e amicizia. «Ci siete sempre in queste feste - ha detto la dottoressa Simonetta Cherubini, che guida il reparto - e ci fate regali importanti. Come questo, abbiamo già pensato come investirlo, per le strumentazioni. Grazie ancora, non abbandonateci, andate avanti così e complimenti anche per il vostro campionato. Quanto fate ci rende molto orgogliosi».
La Pro che ha chiuso il suo girone d'andata con il record dal ritorno in serie C mettendoci il cuore oltre che il talento, non poteva dunque che farlo anche qui. Un esempio, ha assicurato il direttore sanitario dell'Asst Valle Olona Claudio Arici. È stato proprio lui a dire come la squadra abbia scaldato il cuore: «Questo è uno dei grandi vantaggi che porta lo sport nella nostra società». Il gesto - ha ribadito Nicolò Ramella responsabile della comunicazione e fondatore con Emanuele Gambertoglio del Tigrotto 1919, a sua volta presente in reparto - è partito proprio dai giocatori.
A rappresentare tutti c'erano il capitano Giovanni Fietta e poi Mattia Del Favero, Leonardo Stanzani, Clemente Perotti: sono entrati in tutte le camerette, hanno portato doni e un sorriso capace di andare oltre le mascherine.
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