La fontana di piazza Garibaldi è tornata a zampillare. Dopo i lavori di pulizia e riqualificazione che hanno interessato per circa due mesi il monumento nel centro di Busto Arsizio e il collaudo di qualche giorno fa, l’impianto è stato riavviato questa sera. E un gioco di luci – fisse alternate al tricolore – ha ripreso a illuminare la piazza.
I lavori eseguiti dagli addetti di un’azienda specializzata con un idrolavaggio ad alta pressione e ad alta temperatura e con apposite lance hanno permesso non solo di rimuovere scritte e disegni, ma anche di eliminare le resistenti incrostazioni calcaree.
Sono così riapparse le incisioni che i segni del tempo avevano del tutto oscurato, compresa la “firma” dell’autore Giuseppe Rebesco, discepolo del grande Adolfo Wildt all’Accademia di Brera.
Questa sera, in occasione del riavvio della fontana, era presente con la famiglia il figlio dello scultore, Gianluigi Rebesco.
Il quale, da bambino, vide realizzare l’opera sul basamento del monumento ai Caduto rimosso dalla piazza quindici anni prima.
La struttura, per l’esattezza, è un monumento dedicato al centenario del conferimento a Busto Arsizio del titolo di Città. Venne infatti concepita in occasione della ricorrenza (nel 1964) e inaugurata due anni più tardi.
I lavori di pulizia hanno riportato all’antico splendore anche l’altorilievo che in tre pannelli raffigura le virtù attribuite alla popolazione bustese: lavoro, famiglia e fede.
La fontana, restaurata in precedenza nel 2005, è da tempo un punto di riferimento e di socializzazione: qui, in particolare, si ritrovano i tifosi per festeggiare i successi della propria squadra del cuore. E generazioni diverse di bustocchi hanno celebrato con un “bagno” le vittorie degli azzurri ai Mondiali del 1982 e del 2006.
Purtroppo non manca chi, con scarsissimo senso civico, scambia l’opera per una grande pattumiera. Per non parlare di chi si è spinto a deturparla con dei graffiti.
Non solo: nei giorni scorsi, durante i lavori di pulizia è stato recuperato addirittura un monopattino.
L’auspicio è che il ritorno all’antico splendore di pietra e granito scoraggi il ripetersi di episodi di questo tipo.
Alla riattivazione della fontana, oltre alla famiglia Rebesco, erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli, la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora e il consigliere delegato a Verde ed Ecologia Orazio Tallarida.
La fontana rimarrà accesa tutti i giorni dalle 8 a mezzanotte.



















