Come ti definiresti? «Per il Torino Club, responsabile del settore giovanile. Per Alessandro Rasini, un amico». Parole di Vincenzo Tripodi, una volta appresa, e comunicata, la scomparsa di Rasini. Alle spalle, un progetto avviato con il Torino Club Gallarate e mai decollato. Colpa di un destino crudele: condizioni di salute degenerate in estate, fino all’epilogo. Appena 48 anni, Rasini, una moglie e un bambino.
«Con il mio passaggio al Torino Club – ripercorre Tripodi – Alessandro mi ha seguito, ci conoscevamo da tre anni. Gli doveva essere affidato un gruppo, classe 2012, per farlo crescere. Ma, in pratica, il progetto non è mai iniziato. Anche se, a inizio luglio 2022 lo avevamo regolarmente presentato come componente dello staff». Le parole di Tripodi tradiscono incredulità: «Diceva che perdeva le forze e non si spiegava il perché. Ho insistito perché interpellasse dei medici, poi i contatti sono diminuiti. Anche con la moglie, evidentemente c’erano preoccupazioni importanti da affrontare. Nell’ultimo messaggio che ho salvato gli scrivevo che lo aspettavamo».
Esperienze ad Arsago, Besnate, Solbiate, Gallarate calcio (commosso il ricordo della società). Infine l’approdo al Torino Club. Tripodi: «Era una persona solare, empatica, benvoluta. Un gran lavoratore. Suscitava affetto e stima. Il suo bambino è fantastico».