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Gallarate | 18 novembre 2022, 21:54

Fenomeno Pif al Maga di Gallarate

Pubblico numeroso per l’ex iena, al museo di Gallarate in veste di romanziere a presentare “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota”

Pif in sala degli arazzi

Pif in sala degli arazzi

Duemilalibri off, arriva Pif al Maga e il pubblico accorre. Sala degli arazzi gremita per la presentazione di “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota”. E ha parlato d’amore, Pif, incalzato dalle domande della giornalista Francesca Favotto. «Sono un po’ in imbarazzo – ha ammesso – in questo libro non c’è neanche un mafioso, neanche un cattivo. Al centro c’è, per la seconda volta nel mio caso, un Arturo. Che, sui 40, si guarda intorno e vede che gli altri figliano, che hanno messo su famiglia. E si chiede: io che ho fatto?».

Ricorso a una app di dating per la ricerca dell’anima gemella: «Ma non esiste l’anima gemella, esistono le anime gemelle. Siamo 8 miliardi, di cui un miliardo e mezzo di siciliani. Penso che sia più romantico stare insieme pensando che siamo circondati da anime gemelle. Anime gemelle si diventa. Arturo fa qualcosa di rivoluzionario, non si limita alla app. Si muove, finisce addirittura in Groenlandia. Ci sono anche notizie drammatiche, in questo campo, è drammatico che qualcuno si innamori e gli basta che questo succeda tramite web».

Pubblico conquistato fin dalle prime battute. Per alzata di mano si contano palermitani e catanesi. «A Palermo ho presentato il libro e c’era mia mamma in prima fila. È stato imbarazzante parlare d’amore davanti a lei». Il ruolo del caso: «Mi fa impazzire quanto la nostra vita prende una piega dal caso. Io ho fatto una figlia da giovanissimo, avevo solo 48 anni – risate - presentavo il mio primo capolavoro al Circolo dei lettori a Torino. La madre di mia figlia è uscita con un’amica e hanno fatto un percorso anomalo, hanno visisto per caso la fila per la presentazione del libro. Sono state le ultime a entrare. C’è stato l’incontro e tutta una serie di coincidenze. Se mi avesse detto “stasera usciamo”, forse avrei risposto: no sto a casa. Io dico: è andata così. Se accetti questa casualità della vita, sai che le cose incredibili accadono così».

Domanda: ti sei divertito nello scrivere il libro? «No. Ma in questi momenti cambio idea. Non mi aspettavo tutto questo successo a Gallarate. Non sono abituato a vedere gente che esce di casa per ascoltarmi. Questo mi commuove e mi imbarazza».    

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