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Busto Arsizio | 01 maggio 2023, 09:15

Il giardino della biblioteca di Busto porterà il nome di don Giussani. Il 13 maggio l’intitolazione

La prima parte della cerimonia si terrà in piazza Vittorio Emanuele. La soddisfazione di Gigi Farioli, che aveva presentato la mozione che ha dato il la all’iniziativa

Il giardino della biblioteca di Busto porterà il nome di don Giussani. Il 13 maggio l’intitolazione

Il giardino della biblioteca comunale di Busto Arsizio poterà il nome di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione.
La cerimonia di intitolazione si terrà sabato 13 maggio alle ore 11. L’amministrazione, ha fatto sapere il sindaco Emanuele Antonelli in Consiglio comunale, sta preparando questo momento insieme al prevosto, monsignor Severino Pagani, e ai responsabili della comunità di Comunione e Liberazione, «che porteranno una testimonianza dell’attività di don Giussani a Busto».

«La prima parte della cerimonia – ha anticipato Antonelli – si svolgerà in piazza Vittorio Emanuele, perché sono tanti i cittadini che vorranno partecipare. Poi ci sposteremo in giardino per la scopertura della targa». 

Soddisfatto Gigi Farioli, capogruppo di Popolo, Riforme e Libertà, che aveva dato il la all’iniziativa attraverso una mozione approvata unanimemente in commissione. «La scelta risponde con efficacia e positivamente alle esigenze a suo tempo sottolineate nella lettera dell’agosto scorso alla Presidenza del Consiglio e nel corso dei successivi dibattiti sia negli organismi consiliari che sui diversi organi di stampa – osserva l’ex sindaco –. È nostra convinzione che tale intitolazione, così come la medaglia conferita dal Comune di Milano nel dicembre scorso nel centenario della nascita di don Giussani, costituisca un importante riconoscimento della “grandezza” dell’uomo, ma ancor più la testimonianza del fondamentale esempio del suo straordinario amore per i giovani, la vita, la cultura e, soprattutto, l’educazione».

In poche parole «testimonia attraverso di lui e l’inserimento nel percorso Pietre Vive, l’alto valore civile che può avere la fede cristiana. Una fede che solo attraverso le opere, quindi grazie all’impegno nella trasformazione della società nei campi più vari, diventa contributo per una umanità più vera. Un giardino, luogo di riflessione, accoglienza, ritrovo, semina, per di più all’interno della biblioteca, centro permanente di studio, approfondimento e ricerca, ci pare particolarmente idonei al fine».

R.C.

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