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Gallarate | 04 novembre 2022, 15:39

Gallarate: l’Arnetta s’è desta?

Il corso d’acqua che attraversa la città ha ricominciato a scorrere, dopo mesi di secca e vegetazione cresciuta nel suo letto. Durerà? Improbabile

Gallarate: l’Arnetta s’è desta?

L’acqua passa. Lenta, fatica a superare gli ostacoli. Ma scorre, non succedeva da tempo. Le discussioni intorno all’Arno, Arnetta per gallaratesi e amici, sono confluite spesso sulla fauna gravitante intorno alle sponde del torrente. Galline e papere. In rari casi, aironi e pesci. Che fine hanno fatto?

Poi ci si è concentrati sulla stessa esistenza dell’Arnetta, fra storia (sversamenti delle imprese locali, colore dell’acqua cangiante) e presente: secche prolungate, un serpente di aridità ad attraversare Gallarate. Ora il torrente, complici le precipitazioni degli ultimi giorni, ha ricominciato a fluire. Durerà? Difficile.

A dispetto delle speranze di tanti, che associavano le piogge alla “rinascita” dell’Arno. Così il sindaco, Andrea Cassani, sui social: «L’Arno, Arnetta per noi gallaratesi, è un torrente di 35 chilometri, il cui corso si svolge interamente in provincia di Varese. Percorre diversi comuni, il più importante dei quali è Gallarate, e dopo avere ricevuto le acque di altri torrenti, conclude la sua corsa a Lonate Pozzolo. In passato le sue acque venivano utilizzate per l’irrigazione dei prati e dei campi e per l’animazione dei mulini. Purtroppo nel secondo dopoguerra diventò molto inquinato e senza vita. Successivamente furono create le vasche di laminazione e spagliamento controllato delle acque, evitando così problemi ambientali al territorio».

Perché non scorre più? «Perché la falda è esaurita. Si può dire che l’Arnetta è diventato canale scolmatore che raccoglie l’acqua piovana e la fa defluire». Il sindaco raccoglie domande frequenti: sono pericolose le piante cresciute nell’alveo? «No – afferma – sradicare gli alberi potrebbe essere rischioso, perché le loro radici mantengono salde le sponde e rimuoverle potrebbe creare problemi. L’erba  contribuisce a rallentare lo scorrimento delle acque. E, se non ci fossero, sarebbe più facile la diffusione di cattivi odori». Forti piogge e possibilità di esondazioni? «Tra Cavaria, Cassano e Gallarate c’è una vasca di laminazione dotata di un volume utile di invaso pari a 1.100.000 metri cubi». Panta rei, cioè,tutto scorre? Sì. No. Forse.

Stefano Tosi

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