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Gallarate | 17 ottobre 2022, 21:27

Piano urbano della mobilità sostenibile: perché Gallarate non ce l’ha?

Lo ha chiesto in Consiglio comunale Giovanni Pignataro (Pd): «Senza, non si può partecipare a tutti i bandi». L’assessore Sandro Rech ha fatto il punto, illustrando uno scenario complesso e collegando il discorso al Piano Urbano del Traffico. Il consigliere di opposizione: «Chiederemo una commissione ad hoc»

Consiglio comunale a Gallarate

Consiglio comunale a Gallarate

Giovanni Pignataro (Partito democratico, in minoranza) lo aveva annunciato: voglio capire a che punto siamo con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. In Consiglio comunale, nello spazio del “Question time”, ha dato seguito al proposito. Riferimento a dichiarazioni rese dell’assessore al Territorio Sandro Rech: «Serve una valutazione approfondita, ha detto – le parole di Pignataro - ma l’incarico a una società specializzata è stato assegnato due anni e nove mesi orsono. Risulta che siano arrivate diverse bozze del Pums tra 2020 e 2022 ed era stato detto che nel giro di qualche mese il piano sarebbe stato sottoposto al Consiglio comunale».

Questione meramente burocratica? «Senza Pums - ha insistito l’esponente dem -  il Comune non può partecipare a tutti i bandi sulla mobilità: per farlo devi avere questo strumento programmatorio. Per quale ragione il Pums non è ancora stato sottoposto al Consiglio e quali sono i tempi previsti perché ci arrivi?».

La risposta di Rech è stata circostanziata. Preceduta da una premessa: «Non mi risulta, come invece sento, di avere rilasciato dichiarazioni su una presentazione del piano nel giro di due mesi. Ho sempre fatto presente che il piano avrebbe dovuto passare per le commissioni. Certifico invece l’invio di tre bozze da parte della società, sostanzialmente la stessa documentazione reinoltrata. Gallarate vive una  situazione urbanistica particolare». Un paio di esempi, per rendere l’idea: futuro ospedale unico e destino del Sant’Antonio Abate. Ancora l’assessore: «Stiamo valutando una sinergia che tenga conto di un maggior numero di varianti per fornire una soluzione centrata su Gallarate, più che su altre città prese a esempio».

Seguito con le tappe seguite dal Pums, fra passaggi di documentazione, coinvolgimento di diversi uffici, conference call, necessità, secondo Rech, di collegare il piano a quello del traffico urbano. Pignataro: «Ringrazio l’assessore per la risposta ma sono insoddisfatto. È chiaro che i tempi si stanno allungando oltre ogni ragionevolezza. Tutti i comuni si sono dotati di questo strumento. Chiederemo la convocazione di una commissione congiunta, Territorio e Lavori pubblici, perché si parli del tema pubblicamente e si valutino i passi da fare». Al prossimo capitolo.

Stefano Tosi

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