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Scuola | 13 ottobre 2022, 19:31

VIDEO E FOTO. La Liuc riparte dai suoi primi 30 anni: «In una trasformazione epocale sono ancora validi i nostri valori»

Il presidente Riccardo Comerio ai fondatori presenti tra orgoglio ed emozione: «Voi rappresentate i nostri azionisti». Il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi: «Il progetto Mill logico sviluppo di quanto fatto 30 anni fa»

Momenti del dibattito alla Liuc e dell'incontro con i fondatori

Momenti del dibattito alla Liuc e dell'incontro con i fondatori

Come trent'anni fa, perché utopia e realismo si guardano ancora in faccia: allora fecero nascere un'università, la Liuc. Oggi la fabbrica dei talenti continua a produrre, in un incontro ulteriormente stretto tra giovani e imprese.  

Proprio questo era il titolo della tappa conclusiva dei trent'anni a Castellanza nell'i-fab: "Da industria di tessuti a fabbrica dei talenti". Una storia che non finisce, anzi sta correndo verso le nuove pagine, il lancio del progetto Mill che porterà qui la sede di Confindustria Varese e un'integrazione rafforzata.

«C'è consapevolezza di tutti noi che stiamo vivendo una trasformazione epocale - ha sottolineato il presidente Riccardo Comerio - ma quei valori sono ancora validi, pro attivi e costruttivi. L'università delle imprese per le imprese non può prescindere dal contesto, ancora una volta realismo e utopia si intrecciano». Quindi rinnovare l'offerta formativa da una parte, ma anche credere in un mondo possibile e nel diffondere un'economia umana.

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Si parla allora del progetto Mill, che come detto dal presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi, «rappresenta il logico sviluppo di quanto fatto dalle imprese, dai fondatori 30 anni fa».

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Il passato e il futuro intrecciati anche dalle presenze della tavola rotonda, moderata dal giornalista Gianfranco Fabi. Prima con il rettore Federico Visconti, che racconta le prime impressione di quando sentì parlare della nascita della Liuc. Nel suo discorso si affaccia un altro termine importante, che il mondo dell'università e prima ancora quello dell'impresa hanno sentito come parte di sé: la responsabilità, a partire da quella di trasformare una visione in una realtà.

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Incontro, tra generazioni anche di professori. Alessandro Cortesi, che ha seguito anche la genesi dell'ateneo visto che era presente già 31 anni fa. Allora una scommessa: «Vedo qui facce che c'erano quando arrivai. Allora era una cosa completamente nuova».

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 Ma anche una docente giovane come Rossella Pozzi: «Sono un prodotto di quest'università, sono entrata da quel cancello 15 anni fa».

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Si corre avanti, perché 30 anni fa gli imprenditori della provincia osarono guardare quella fabbrica di tessuti, diventata silenziosa, e ridarle voce. Ma è il tempo di fermarsi per una fotografia tutti insieme. «Voi rappresentate i nostri azionisti» dice Comerio. Tra i presenti, la signora Sottrici. È anche il momento della riconoscenza, con un po' di emozione: senza Flavio Sottrici e tutti coloro che credettero in quest'impresa, oggi non si starebbe costruendo il nuovo futuro della provincia. Quel piano Varese 2050 che chiede di ricominciare, anzi di continuare con quel coraggio, quella determinazione.

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Marilena Lualdi

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