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Calcio | 17 settembre 2022, 19:20

Il Padova trafigge tre volte la Pro Patria

Ancora cambio di formazione per i tigrotti, che cadono all'Euganeo e si bloccano a quota sette. Unica nota positiva: la voglia di lottare fino all'ultimo di fronte allo schiacciante risultato

Stanzani - foto d'archivio da Pro Patria-Mantova martedì

Stanzani - foto d'archivio da Pro Patria-Mantova martedì

Quattro partite, quattro formule di Pro Patria schierate da Vargas: quella contro il Padova, però, inciampa tre volte. Fa male, ma è un dolore che può tornare utile: anzi deve.

Solo nei primi minuti c’è un sostanziale equilibrio, poi la parola d’ordine per i veneti è controllo: lo sanno esercitare senza sbavature, mentre i tigrotti non riescono mai a essere veramente pericolosi.

Non smettono però mai di lottare e cercare almeno di ridurre la distanza: questo è un punto non tanto da cui ripartire, ma almeno di cui prendere atto.

Sta per concludersi il primo quarto d’ora all’Euganeo, quando Nicco perde palla e si materializza il gol in diagonale di Liguori: Del Favero è anche sulla retta via, ma non riesce a intercettarlo. Non passano dieci minuti e Liguori si gode subito il bis: una punizione che sorprende il portiere tigrotto e incrina pesantemente le speranze della Pro sull’esito finale della gara. Il colpo di grazia potrebbe arrivare al 26’, quando l’arbitro concede un rigore al Padova: batte Dezi, questa volta Del Favero c’è. 

Nel frattempo, i tigrotti devono rinunciare a Lombardoni, che sostituisce Saporetti. Il Padova continua a far presagire e poi puntualmente realizzare i suoi schemi, sulla sua strada trova la difesa tigrotta, nel segno dell’esperienza e dell’equilibrio di Boffelli. La nota positiva è appunto che i giocatori biancoblù non smettono mai di reagire. Ma il ritmo e la lucidità nelle ripartenze risuonano ben differenti rispetto ai decisi padroni di casa. Nella ripresa, il mister sostituisce Piran con Citterio e sposta Vezzoni sulla sinistra.

Non mancano le scintille in campo e dalle panchine, a conferma di come entrambe le parti vivano la gara tra aspettative e anche ricordi.

Lo stesso Vargas perde più di una volta l’aplomb. De Marchi mette paura, così Dezi cerca di rifarsi dopo il gol perduto, ma è Vasic al 62’ a gelare i tigrotti. Vargas sta per mettere Bertoni – impronta di stabilità e regia che si sente mancante -  ritarda la mossa di fronte a questo terzo, doloroso gol.

La Pro Patria non tira i remi in barca e ci prova e riprova. Stanzani tra i più orgogliosi fino all'ultimo istante, i ragazzi cercano la rete dell'orgoglio.

Difficile decretare un podio oggi: optiamo per un minipodio. Menzioniamo Boffelli per la sua costanza comunque, Vezzoni perché quando tocca un pallone - anche in una partita così - sa essere uno spettacolo, Stanzani per la dedizione totale.

PADOVA - PRO PATRIA 3-0 (2-0) 

PADOVA Donnarumma, Valentini, Belli, Piovanello (52’ Radreza), Dezi, Vasic (Franchini al 74’), Liguori (Russini al 63’), Jelenic (Curcio al 74’), Cretella, Calabrese, De Marchi (Gagliano al 63’). A disposizione: Zanellati, Ruffo, Ilie, Ceravolo, Radrezza, Gagliano, Russini, Curcio, Gasbarro Ghirardello, Franchini. Allenatore Caneo

PRO PATRIA Del Favero, Ndrecka (Bertoni al 74’), Sportelli (Castelli al 63’), Stanzani, Brignoli (Vaghi al 63’), Nicco, Vezzoni, Boffelli, Piran (Citterio 46’), Lombardoni (Saporetti dal 30'), Piu. A disposizione Mangano, Cassano, Vaghi, Saporetti, Bertoni, Fietta, Citterio Perotti, Caluschi, Ferri, Casteli. Allenatore Vargas.

 

Ma. Lu.


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