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Politica | 18 luglio 2022, 16:54

Verga: «Bene l’appello a Draghi, peccato per la mancata firma di Antonelli. L’interesse dei cittadini non è votare domani»

La bustocca, consigliera comunale e provinciale, replica ad Antonelli. E punge: «Si aspetta che Draghi mantenga la parola e lasci? Eppure lui aveva detto che avrebbe fatto un solo mandato da sindaco e invece è ancora lì»

Verga: «Bene l’appello a Draghi, peccato per la mancata firma di Antonelli. L’interesse dei cittadini non è votare domani»

Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio e presidente della provincia di Varese, non è tra gli amministratori che hanno firmato la lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di rimanere al governo (leggi qui).

Un’assenza che è stata notata da Valentina Verga, a sua volta impegnata come consigliera a Palazzo Gilardoni e Villa Recalcati.
L’esponente del Partito Democratico, dopo aver letto le parole di Antonelli (leggi qui), osserva: «Dice di parlare a titolo personale, ma di fatto riporta la posizione di Fratelli d’Italia e della Meloni, secondo cui i sindaci rappresentano anche la parte di cittadini che non è d’accordo con la lettera. Ma il sindaco, in ogni circostanza, quando fa politica porta una sua posizione e fa delle scelte amministrative senza chiedere ai singoli cittadini se siano d’accordo con lui prima di prendere una decisione.  Allo stesso modo, anche in questo caso avrebbe fatto qualcosa come amministratore-primo cittadino, ritenendola corretta. Il ragionamento non tiene».

E ancora: «Nessuno dice che Draghi sia un fenomeno, ma è sicuramente il politico che oggi sta permettendo al governo di fare una serie di riforme. Se anche per Antonelli si tratta di una persona di valore, la naturale conseguenza sarebbe chiedergli di rimanere in carica fino a quando si andrà alle elezioni». Verga si dice preoccupata le possibili conseguenze che la caduta del governo potrebbe avere in ottica Pnrr, a Busto come in tutti i comuni.

E ad Antonelli, che ha dichiarato di aspettarsi che Draghi mantenga quando affermato e quindi lasci l’incarico, replica così: «L’appello è proprio fatto per dire che abbiamo capito le motivazioni delle dimissioni, ma noi gli chiediamo di venire incontro alle esigenze dell’Italia e di fare uno sforzo per andare avanti, anche con una maggioranza diversa». Quindi una punzecchiatura all’avversario politico: «Peraltro anche Antonelli aveva detto che avrebbe fatto un solo mandato da sindaco, ma mi pare sia ancora lì. È abbastanza buffo quindi questo richiamo, non lo capisco. Non è questione di fare promesse. Si dica apertamente che Fratelli d’Italia vuole andare alle urne».

Posizione che la consigliere del Pd non condivide: «I sindaci rappresentano l’istituzione più vicina ai cittadini e dovrebbero avere ancora più di altri una visione pragmatica e guardare all’interesse dei cittadini. Che mi sembra ovvio non sia votare domani mattina, ma arrivare a scadenza e nel frattempo consolidare la ripresa che si stava portando avanti con grande difficoltà. Forse qualcuno non si è accorto che siamo nel mezzo di una pandemia ancora in atto; ci sono una crisi finanziaria ed energetica, la siccità, la guerra».

Ciò detto, Valentina Verga precisa di attribuire «le responsabilità a chi le ha: la crisi creata dai 5 Stelle è assolutamente incomprensibile. Però ritengo che i sindaci debbano avere una visione lungimirante. Non a caso l’appello è stato firmato anche da primi cittadini non di centrosinistra. Moltissimi sono civici e questo significa che guardano all’interesse dei cittadini al di là dei partiti. Anche il “nostro” dovrebbe guardare a quello e non al fatto che la Meloni o altri invochino le elezioni».

R.C.

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