Quei bambini che si affrontano, tra pudore e grinta, avrebbero illuminato il volto di Bruno Bisterzo. Come la boxe stasera ha illuminato la Colonia elioterapica strappata all'oblio a Busto Arsizio.
Il 14° memorial organizzato da Master Boxe in memoria del campione Bruno Bisterzo è partito dai ragazzini. Dalla loro comparsa nel quadrato, con energia e rispetto. Valutando le differenze, come spazio in cui incontrarsi, non farsi del male.
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Fin dalle prime sfide, tifo intenso dal pubblico di via Ferrini. È qui il pugilato, i suoi riti, l'eterogeneità di supporters, dove comunque i giovani sono molto presenti. Incontri in crescendo di età, non di significato, dove alla fine ci si arrende a un unico vincitore: la bellezza di stare insieme misurandosi su una forza nobile e ben lontana dalla violenza.
Questa si accosta anche alla gioia di essere qui, alla Colonia. È stata i cuore di tanto divertimento e di parecchia condivisione, per decenni, per generazioni, poi lo stop e il vuoto finché Master Boxe non la prende per mano e si decide che sì, il memorial si può svolgere qui. Una scelta maturata con l'assessore Maurizio Artusa, ieri passato alla Colonia con soddisfazione.
Infine si entra nel vivo degli scontri e si arriva alle premiazioni: presenti la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, i consiglieri Orazio Tallarida e Alessandro Albani. Alla serata c'era anche il vicepresidente vicario di Assb Fabrizio Ranisi.
C'è poi un emozionato Gianni Bisterzo. Suo padre era il campione di cui andava fiera Busto Arsizio, il gigante buono, troppo presto portato via dal destino.
Stasera è giusto ricordarlo così ed è una festa doppia, perché si ricorda che la società guidata dal maestro Eligio Calandrino e dalla vicepresidente Simona Arbeia taglia il traguardo dei vent'anni. Un bel cammino insieme alle spalle, e ancora di più da affrontare.
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