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Storie | 01 luglio 2022, 15:30

Una mano ai balbuzienti con “Una penna per essere libera” di Jessica Castaldo

È la storia di una mamma coraggiosa che non ha mai abbassato la testa davanti alle difficoltà e che vuole sottolineare quanto sia essenziale chiedere aiuto. Il testo viene presentato al Campone di Borsano lunedì 4 luglio. Interverrà anche un logopedista

Una mano ai balbuzienti con “Una penna per essere libera” di Jessica Castaldo

Fin da piccina ha sempre preferito la scrittura alla parola. Scrivere è sempre stato l’unico modo per esprimersi. Così è nata “Una penna per essere libera”. Jessica Castaldo, l’autrice del libro ha in mente un obiettivo ben preciso: aiutare gli altri. Lei, che fin da piccina ha dovuto combattere una battaglia, ora che riesce a controllare il suo problema, vuole dare una mano.

È sempre stata balbuziente, così anche suo figlio di nove anni. Quindi, amante della scrittura, ha pensato bene di coniugare la passione per la scrittura con uno scopo nobile: raccontare la sua storia, un’autobiografia per esorcizzare questa difficoltà in chi la vive come un limite.

«Quando ero piccola e adolescente – ricorda – il problema più grave è stato quello di non essere stata seguita da uno specialista. Ho sempre vissuto la balbuzie come un limite: ricordo a scuola durante le interrogazioni o l’imbarazzo nel rapportarsi con gli altri». Eppure ora Jessica, la mamma 31enne che vive a Busto Arsizio e che come mestiere fa l’estetista parla in modo fluente, non un errore o inciampo, non sembra proprio essere affetta da balbuzie. «Cerco di controllarmi – spiega – ma non nascondo che anche per la presentazione del libro, ho qualche timore. Vabbè, non importa: se mi bloccherò, pazienza, farà parte del libro».

Ma Jessica Castaldo non ha proprio intenzione di lasciarsi intimorire dal pubblico che assisterà alla presentazione del suo libro, in programma lunedì 4 luglio alle 18.30 al parco Campone di Borsano in via Canton Santo 12 (ingressi limitati). Dialogherà con lei Francesca della casa editrice Porto Seguro. Ma sarà anche l’occasione per fare luce sul problema: alla serata interverranno il logopedista Giuseppe Carando e altri colleghi.

Il Libro

Jessica è dunque la protagonista del testo, ma lei compare con lo pseudonimo di Bianca. «Fin da piccolissima - racconta la trama - si rende conto di essere diversa dagli altri bambini: a lei le parole si fermano in gola come se mani invisibili le chiudessero la bocca e le impedissero di parlare. Bianca è appunto una bambina balbuziente e il suo particolare modo di parlare influenzerà ogni fase della sua vita. I medici e gli specialisti non prenderanno sul serio il suo difetto e il percorso di vita che dovrà affrontare sarà per lei una battaglia, si troverà sola e disarmata davanti al suo più grande nemico».

Lo scavo nel passato

In questa autobiografia romanzata Bianca solca il suo passato, alla ricerca di un’identità perduta, mette a nudo i suoi ricordi più dolorosi e le sue paure più grandi, paure che si ingrandiranno con la nascita di suo figlio, che avrà il suo stesso disturbo. Dunque “Una penna per essere libera” è la breve ma intensa testimonianza di una giovane donna e di una mamma coraggiosa che non ha mai abbassato la testa davanti alle difficoltà e che vuole sottolineare quanto sia essenziale chiedere aiuto. Si tratta del primo libro, che non resterà unico. Perché Jessica Castaldo ha già in mente un testo sulla violenza sulle donne.

Laura Vignati

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