È stato capocomico, barzellettiere, intrattenitore, presentatore di tutto e di tutti, uno dei pionieri delle emittenti private, ma ancora forse non tutti sanno che era bustocco. Lucio Flauto, il conduttore del Pomofiore e della Ciperita è sepolto al cimitero di Busto Arsizio e oggi, 30 giugno, ricorrono i 35 anni dalla sua morte.
Appassionato del suo pubblico
Quella terribile malattia improvvisa che ha stroncato la sua brillante carriera a soli 57 anni non gli ha concesso scampo. Forse non tutti sanno – e soprattutto i giovani - che era proprio nato a Busto Arsizio: importante ricordarlo come merita anche per loro. C'era anche la questione della piazza da intitolargli, vicino a via Solferino.
La mamma era bustocca e aveva conosciuto il papà-pilota a Napoli, ma i due presto si separarono, la madre poi purtroppo venne a mancare in giovane età tanto che Lucio restò orfano fin da bambino e venne cresciuto da una zia che poi fondò la famosa profumeria Borgonovi di Busto Arsizio.
«Lui amava – spiega la figlia Elena – essere sempre in ordine, entrava in scena con camicie firmate ed era sempre profumatissimo. Lo ricordo come una persona molto appassionata del suo pubblico, si preparava sempre accuratamente per reggere le lunghe dirette. Era affettuosissimo con me, sempre pieno di complimenti nei miei confronti».
A teatro e in tv
Era divenuto noto al grande pubblico come protagonista della grande produzione fiction “Qui radis” su Tele Norba, vestendo i panni di uno schiavo della triremi, ma soprattutto come conduttore del Pomofiore, poi Ciperita, noti spettacoli di fine anni Settanta. In realtà «aveva lavorato – prosegue la figlia Elena - nel teatro con Simonetta, il grande autore teatrale che per il papà aveva anche scritto i testi del Pomofiore. Grande stimatore di Carlo Dapporto e Macario, aveva contribuito a lanciare il muretto di Alassio e la sua firma compare accanto a quella di Ernest Hemingway: lui ha sempre presentato numerose serate nella bella località ligure. Poi come non ricordare l’avanspettacolo con Wanda Osiris».
Oggi è sempre molto attiva la pagina di Facebook curata da Bruno Corti. Che ricorda di Lucio Flauto, «la sua verve e il suo modo di presentarsi alla gente. Veniva dall’avanspettacolo, ha recitato con Dario Fo».
Lucio Flauto fu anche l'anchorman dell'unico concerto in Italia all'aperto dei Beatles, al velodromo Vigorelli di Milano, dove oggi una targa ricorda la sua partecipazione all'evento. Partecipò ad alcuni spettacoli Rai come “Il gran simpatico”, anche se la sua principale attività televisiva è legata ad Antennatre, dove approdò dopo l'esperienza di Tele Altomilanese.
Un ricordo particolare anche dalla bustocca Giovanna Massironi, che ai tempi di Lucio Flauto era la bella ragazza che annunciava i programmi di Tele Altomilanese e arrivava in motorino nella sede dell’emittente televisiva. «L’avevo conosciuto quando ha sostituito Enzo Tortora. Una figura molto umana, dall’animo delicato. Alla Ciperita spesso arrivavano persone a volte un po’ estrose, particolari e anche con qualche frustrazione, ma lui aveva sempre tanto rispetto nei confronti di tutti. Anche nei miei confronti: io ero una ragazzina di 18 anni, ingenua e Lucio Flauto ha sempre apprezzato la mia spontaneità e naturalezza».
Oltre che con Antenna 3, Lucio Flauto aveva collaborato anche per un breve periodo con Telemontepenice sulle cui frequenze riportò i dilettanti allo sbaraglio con il programma "La Margherolla". Amico di Walter Chiari, spesso veniva citato nei monologhi dell'attore. Inoltre aveva preso parte ai “Musicarelli” e faceva parte del cast di Canzonissima con Dario Fo e Franca Rame.