Lo si ricorda quando in tv contava i fiori della Ciperita con Lucio Flauto. Lo si ricorda perché è stato uno dei venditori di auto Fiat più noti a Busto Arsizio. Lo si ricorda perché coordinava le Autoscuole. Ieri alle 2.30 di notte è venuto a mancare Luigi Ferrari, 90 anni, meglio conosciuto come “Pitagora”, come “Luigi Fiat” e “Il papà delle autoscuole”.
Pitagora perché a Telealtomilanese contava i pomodori e i fiori, era giudice della Ciperita, il famoso show condotto da Lucio Flauto alla fine degli anni Settanta. Insieme a Giuseppe Mancini, aveva fondato Telealtomilanese, quando aveva sede in via Caprera a Busto Arsizio e aveva ricoperto il ruolo di direttore artistico, entrando in contatto con Renzo Villa, Arnaldo Foà, Ettore Andenna, i Gufi, Teo Teocoli e tanti altri volti noti della tv. Questo finché l’emittente da via Caprera si è trasferita a Legnano, diventando Antenna tre.
«Conservo ancora una scultura in ceramica, che ritrae il papà che raccoglie i fiori insieme a Lucio Flauto – ricorda la figlia Anna – Devo dire che abbiamo ricevuto tante note di affetto da parte di moltissime persone».
Dunque era molto conosciuto Luigi Ferrari in città e non solo come Pitagora, ma anche come “Luigi Fiat”: sì perché lui, lavorando alla concessionaria Fiat-Mainini di viale Cadorna aveva venduto moltissime auto tanto da ricevere un premio persino dalla Fiat di Agnelli come uno dei migliori venditori d’Italia. Poi è stato presidente delle Autoscuole di Busto Arsizio, organizzava esami e teneva i contatti con le varie strutture. «Quando lui organizzava le sedute per le scuole guida – ricorda un’impiegata – nonostante le tante teste da coordinare, dunque i vari disaccordi, non si sa come, riusciva sempre a mettere d’accordo tutti. Aveva un carisma e un sorriso particolare».
In tanti ricordano il suo sorriso. «Aveva sempre quell’espressione positiva in volto – prosegue la figlia Anna - anche nei momenti difficili. Un’empatia straordinaria e una parola buona per tutti. Si preoccupava sempre della salute degli altri. Aveva un’attenzione particolare per gli altri». Aveva compiuto 90 anni il 6 ottobre e le scuole guide per l’occasione gli avevano organizzato una grande festa. Lascia i due figli Anna e Giorgio.