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Storie | 10 giugno 2022, 14:18

Addio a Luigi Ferrari, il "papà delle autoscuole". Fondò Telealtomilanese con Mancini

Aveva compiuto novant'anni lo scorso ottobre. Lo chiamavano Pitagora perché contava i fiori della Ciperita con Lucio Flauto. Ricevette un premio dalla Fiat di Agnelli come uno dei migliori venditori d’Italia

Luigi Ferrari aveva novant'anni. Sotto la scultura con Flauto

Luigi Ferrari aveva novant'anni. Sotto la scultura con Flauto

Lo si ricorda quando in tv contava i fiori della Ciperita con Lucio Flauto. Lo si ricorda perché è stato uno dei venditori di auto Fiat più noti a Busto Arsizio. Lo si ricorda perché coordinava le Autoscuole. Ieri alle 2.30 di notte è venuto a mancare Luigi Ferrari, 90 anni, meglio conosciuto come “Pitagora”, come “Luigi Fiat” e “Il papà delle autoscuole”.

Pitagora perché a Telealtomilanese contava i pomodori e i fiori, era giudice della Ciperita, il famoso show condotto da Lucio Flauto alla fine degli anni Settanta. Insieme a Giuseppe Mancini, aveva fondato Telealtomilanese, quando aveva sede in via Caprera a Busto Arsizio e aveva ricoperto il ruolo di direttore artistico, entrando in contatto con Renzo Villa, Arnaldo Foà, Ettore Andenna, i Gufi, Teo Teocoli e tanti altri volti noti della tv. Questo finché l’emittente da via Caprera si è trasferita a Legnano, diventando Antenna tre.

«Conservo ancora una scultura in ceramica, che ritrae il papà che raccoglie i fiori insieme a Lucio Flauto – ricorda la figlia Anna – Devo dire che abbiamo ricevuto tante note di affetto da parte di moltissime persone».

Dunque era molto conosciuto Luigi Ferrari in città e non solo come Pitagora, ma anche come “Luigi Fiat”: sì perché lui, lavorando alla concessionaria Fiat-Mainini di viale Cadorna aveva venduto moltissime auto tanto da ricevere un premio persino dalla Fiat di Agnelli come uno dei migliori venditori d’Italia. Poi è stato presidente delle Autoscuole di Busto Arsizio, organizzava esami e teneva i contatti con le varie strutture. «Quando lui organizzava le sedute per le scuole guida – ricorda un’impiegata – nonostante le tante teste da coordinare, dunque i vari disaccordi, non si sa come, riusciva sempre a mettere d’accordo tutti. Aveva un carisma e un sorriso particolare».

In tanti ricordano il suo sorriso. «Aveva sempre quell’espressione positiva in volto – prosegue la figlia Anna - anche nei momenti difficili. Un’empatia straordinaria e una parola buona per tutti. Si preoccupava sempre della salute degli altri. Aveva un’attenzione particolare per gli altri». Aveva compiuto 90 anni il 6 ottobre e le scuole guide per l’occasione gli avevano organizzato una grande festa. Lascia i due figli Anna e Giorgio.

Laura Vignati

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