Domenica 5 giugno torna la Festa della Scajà: la comunità marnatese ricorda quello che a tutti gli effetti può essere definito un vero e proprio miracolo a cui devono la vita moltissimi antenati delle attuali famiglie marnatesi.
Il fatto
Nel giugno del 1896, infatti un fulmine, la Scajà da cui prende il nome la festa, colpì la chiesa di Sant’Ilario mentre si stava celebrando la festa del Corpus Domini; nonostante il luogo di culto fosse pieno di persone che stavano attendendo l’inizio della processione, solo una bambina rimase lievemente ferita, mentre tutti gli altri presenti non subirono danni.
Anche la piccola, che a quanto si racconta perse i sensi, si riprese nel giro di poche ore senza conseguenze e la comunità gridò al miracolo. Ed è proprio per ricordare questo miracolo che domenica, a partire dalle 8, inizierà la Festa della Scajà, il cui programma prevede, oltre che occasioni di svago, celebrazioni religiose e momenti dedicati al sociale. Dalle 8 alle 18 le vie del centro ospiteranno il mercatino degli hobbisti, produttori agricoli, a cui si affiancheranno anche le associazioni e le società presenti sul territorio; durante l’intera giornata sarà anche possibile ammirare l’esposizione collettiva di artisti a cura dell'Associazione Marn'Arte nel Palazzo municipale. Sempre nel cortile del palazzo alle 10.15 alcuni volontari testimonieranno le loro esperienze, sottolineando l’importanza di spendere il proprio tempo in favore di che ne ha bisogno.
Dalle 11, poi, l’oratorio San Luigi farà un vero e proprio viaggio indietro nel tempo grazie all’allestimento di un accampamento medievale perfettamente ricostruito dall’associazione "Il corvo di Selene", che proporrà anche diverse attività a tema e la simulazione di un combattimento alle 15.30.
Alle 11.30 sarà celebrata la messa con la presenza delle associazioni e dei volontari nella chiesa di Sant'Ilario e dalle 12 aprirà lo stand gastronomico all’oratorio San Luigi, che rimarrà operativo sino alla fine della manifestazione; chi lo desidera potrà invece pranzare con la famiglia in oratorio, previa prenotazione.
Il segnale
«È la prima edizione di questa festa che si svolge dopo la fine dell’emergenza che abbiamo vissuto – ha commentato il sindaco di Marnate Elisabetta Galli – e credo che mai come oggi ricominciare a vivere momenti come questo sia estremamente importante per tutta la comunità. Il ritorno della Scajà è un segnale positivo, che ci ricorda che anche se non siamo del tutto fuori dalla situazione che ci ha accompagnato negli ultimi due anni, stiamo tornando passo dopo passo alla normalità, che sembra essere sempre più vicina. Questa festa, poi, per il paese rappresenta il ricordo di un evento storico molto importante, che è stato anche raffigurato in un quadro che si trova all’interno della chiesa di Sant’Ilario».
Per imparare a conoscere meglio la chiesa in cui si è svolto il miracolo e per ammirare il quadro di Gianpiero Bonnet che lo rappresenta sarà possibile partecipare alle visite guidate che ci saranno alle 14.30 e alle 18. Il pomeriggio proseguirà alle 16.15 con merenda per tutti i bambini allo stand della Protezione civile, alla fine della quale, a partire dalle 16.30 nel cortiletto del palazzo municipale i giovani avranno la possibilità di partecipare allo scambio di carte collezionabili.