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Valle Olona | 25 marzo 2022, 08:50

L’impegno dei giovani di Olgiate per i bisognosi

Nell’ambito della pastorale giovanile, i ragazzi delle medie e delle superiori e gli educatori si ritrovano alla Caritas per preparare i pacchi da consegnare a chi è in difficoltà. «Così possono capire quanto è prezioso il lavoro dei volontari», spiega don Giovanni Calastri

L’impegno dei giovani di Olgiate per i bisognosi

Anche questa settimana, come ogni martedì in Quaresima, alcuni giovani olgiatesi si sono recati alla Caritas per aiutare a preparare i pacchi da consegnare a chi si trova in difficoltà.

«Si tratta – spiega don Giovanni Calastri – di un’iniziativa che abbiamo deciso di intraprendere nell’ambito della pastorale giovanile, che coinvolge i ragazzi delle scuole medie, delle superiori e gli educatori.
Una volta alla settimana, in Quaresima e in Avvento, accompagnamo i giovani presso la sede della Caritas, dando loro modo di spendersi personalmente per aiutare chi ha bisogno».

La Comunità Pastorale, dunque, ha deciso di insegnare ai ragazzi i valori del Vangelo non solo spiegando a parole l’importanza della solidarietà, ma permettendo loro di sperimentarla in prima persona, attraverso gesti concreti che hanno ricadute importanti sulla comunità in cui vivono.

Un modo per capire che di fronte al bisogno dell’altro non sempre basta, come spesso si crede ai nostri giorni, aprire il portafoglio e donare qualche euro, ma che a questi gesti è necessario affiancare il proprio tempo e il proprio impegno.

«Abbiamo voluto che i ragazzi toccassero con mano quanto sia importante il lavoro dei volontari, che sottraggono tempo ed energie alla propria vita e alle proprie famiglie per aiutare chi si trova in difficoltà – sottolinea don Giovanni – Per quanto riguarda la Caritas, ad esempio, senza il loro intervento sarebbe impossibile consegnare il cibo alle famiglie che ne hanno necessità, e le donazioni fatte rimarrebbero nei magazzini.

È importante che i ragazzi comprendano che a volte è necessario rinunciare a qualche ora di svago per compiere gesti concreti in prima persona che possono fare la differenza nella vita di chi ci sta intorno».

Gesti che in questi giorni sono fondamentali non solo per sostenere gli olgiatesi in difficoltà, ma anche per aiutare i profughi ucraini che sono stati accolti sul territorio.

I pacchi preparati dalle Caritas Santo Stefano e Buon Gesù, infatti, servono anche per sostenere le famiglie che hanno trovato rifugio dalla guerra all’interno delle famiglie olgiatesi.

«In accordo con l’amministrazione e con le altre realtà del territorio – conclude il parroco don Giulio Bernardoni – ogni giorno stiamo dando il nostro contributo all’interno della rete di solidarietà che si occupa dell’accoglienza in paese, anche e soprattutto grazie al grandissimo impegno dei volontari delle Caritas cittadine. Inoltre è già pronta una serie di progetti per aiutare i più giovani ad integrarsi all’interno della comunità, anche attraverso le attività dell’oratorio».

Loretta Girola

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