Aveva il posto fisso in una multinazionale in provincia di Milano. Ma dopo il lockdown e lo smart working a Lerici, ha deciso di cambiare vita. Ha lasciato tutto: famiglia, lavoro, amici e si è trasferita nella bellissima cittadina di mare adagiata fra le Cinque terre e la Versilia dove ha aperto un negozio di articoli sportivi, è diventata istruttrice di atletica leggera, ha fondato un team affiliato alla Fidal e Uisp e organizza trekking, gare e corse.
Dunque si sta parlando di una donna coraggiosa che ha voltato pagina nella vita e proprio nel giorno in cui si festeggia il gentil sesso racconta la sua rivoluzione. Si tratta di uno sconvolgimento totale quello che ha interessato Sabrina Chiappa, una sportiva di 40 anni, nativa di Busto Garolfo.
La vita prima del cambiamento
La giovane donna studia sociologia all’università e per mantenersi gli studi lavora in un bar. Dopo la laurea, arrivano i lavori: prima in un’azienda di Olcella come impiegata nell’inserimento dati, poi a Sesto San Giovanni in un ufficio commerciale e marketing, poi a Villanova Canavese (Torino) in un’azienda, poi a Bollate da un fornitore e infine tredici in una multinazionale dei semiconduttori a Cornaredo.
«Finalmente avevo conquistato quel posto fisso, sognato da sempre – racconta – Ma quel lavoro era troppo stretto per me: undici ore in giro, due solo di viaggio, nel traffico. Era diventata una vita che non sentivo mia. A me piace correre, stare in mezzo alla natura. Invece uscivo di casa al buio e tornavo al buio». Poi arriva il Covid che costringe allo smart working.
«Direi che per me ha rappresentato un’opportunità nella disgrazia del periodo. Da febbraio a ottobre mi sono trasferita in Valtellina, a Bormio a caso di uno zio, che ha anche una dimora a Lerici. Così dopo il primo lockdown, con il pretesto di seguire i lavori di ristrutturazione della casa dello zio a Lerici, mi trasferisco in questa cittadina».
Un paradiso
Nella perla del golfo dei poeti, Sabrina Chiappa s’innamora del posto. «D’inverno è un paradiso – rivela – Se uno non ama la vita mondana, sta benissimo. A me poi che piace fare sport e l’aria aperta… L’afflusso di gente c’è solo quattro mesi all’anno, dove Lerici che conta una popolazione di 10mila abitanti, in estate triplica».
Insomma ci è voluto davvero poco tempo per capire che la bella cittadina in provincia di La Spezia era il posto giusto. Concluso lo smart working, la giovane donna non ne ha voluto più sapere di tornare in mezzo al caos, alla vita frenetica e all’inquinamento.
«Dunque, deciso di lasciare Busto Garolfo e trasferirsi, mancava il come. Io – ribadisce – avevo un posto fisso in una grande azienda. Però ero sempre animata dal desiderio di fare qualcosa di mio». Ha dunque analizzato le esigenze del territorio, le opportunità del posto e ha scoperto che nella cittadina ligure non c’erano servizi legati alla corsa e negozi di articoli sportivi.
«Così ho aperto un negozio, il Running Station e il Running station team, un’associazione sportiva dilettantistica affiliata Fidal e Uisp. Offriamo l’opportunità a chi piace camminare di effettuare escursioni e trekking e iscriversi o tesserarsi al nostro team. Organizziamo corse campestri e il 5 giugno la competizione podistica “Da castello a castello”, una delle poche gare con percorso omologato in tutta la Liguria e valido anche come campionato master».
Sole, mare, clima eccezionale e montagne
Il clima mite in tutti i periodi dell’anno, la bellezza delle verdi colline, la tranquillità, il contatto con la natura e il mare non riescono proprio a convincere la quarantenne a tornare a Busto Garolfo. A inizio ottobre ha inaugurato il negozio, la società a luglio. «Ora sono contenta dei cento soci Uisp, i ventisei affiliati Fidal. Il primo a tesserarsi tra i soci dell’Asd è stato il sindaco Leonardo Paoletti. E a settembre apriremo il settore giovanile che a Lerici manca».
Questo significa che i ragazzi dai 6 agli 11 anni potranno frequentare atletica leggera. «Come mi sono sentita accolta? Mi dicevano che i lericini sono piuttosto chiusi. Io invece mi sono sentita accolta benissimo, per quanto loro affermino di sentirsi poco loquaci. Sono stata accolta benissimo anche dall’amministrazione comunale che mi ha offerto il patrocinio alle mie attività».
Che cosa auspica? «Beh, che tutto funzioni. Qui sto realizzando il mio sogno».
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