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Storie | 04 marzo 2022, 08:30

Auguri, Lucio. Il ricordo di quella serata trascorsa cantando e scherzando con Dalla

Dieci anni fa, nel giorno del suo compleanno, l’ultimo saluto a Lucio Dalla. Il consigliere comunale di Busto Alessandro Albani ricorda l’incontro con il cantautore in una sera romana, nell’estate di Italia ’90, durante i festeggiamenti per il congedo militare: «Fu gentile e di compagnia»

Auguri, Lucio. Il ricordo di quella serata trascorsa cantando e scherzando con Dalla

Dieci anni fa oggi, tre giorni dopo la scomparsa, l’ultimo saluto nella sua Bologna a Lucio Dalla, nel giorno del compleanno. Era nato – lo sanno tutti – il 4 marzo 1943, data che dà il titolo a una delle sue canzoni più celebri.
In tanti abbiamo un ricordo, una persona, un momento della nostra vita legato ai versi di Lucio.

Ma c’è chi, come il consigliere comunale di Busto Arsizio Alessandro Albani, può vantare un aneddoto gustoso.
Settembre 1990, Roma. Insieme all’estate dei mondiali giocati in Italia, sta volgendo al termine per un giovane Albani il periodo del servizio militare compiuto nel gruppo sportivo interforze della marina militare.
Insieme ai ragazzi con cui ha condiviso questa esperienza, sta festeggiando dalle parti del Pantheon l’ormai imminente congedo.

A un certo punto, lo sguardo del gruppo si sofferma su un uomo di un metro e sessanta, col cappello e gli occhiali tondi.
Non è un passante qualsiasi. «In quei giorni a Roma tutti i giorni capitava di imbattersi in personaggi del mondo dello spettacolo – racconta Albani –. E quella sera, ecco spuntare all’improvviso Lucio Dalla».
La foto di gruppo che immortala quel momento ritrae l’attuale consigliere di Busto con un bicchiere in mano. Per un astemio, basta un sorso di birra per vincere la timidezza di avvicinare un mito.

Ed è proprio Albani a farsi avanti e a fermare il cantautore. «Ha scambiato quattro chiacchiere con noi – ricorda –. È stato estremamente disponibile, alla mano». Di più: «Gli abbiamo chiesto se volesse unirsi a noi a bere qualcosa in un bar nei dintorni e, a sorpresa, ha accettato. Avremo trascorso insieme un’oretta, scherzando e canticchiando qualche canzone. Conoscevo ovviamente il grande artista; quella sera ho conosciuto una persona educata, gentile e di compagnia».

Poi, Dalla saluta la comitiva e se ne va, sparendo tra i vicoli di Roma. Quelli della Sera dei miracoli, dove «qualcuno con la bocca fa a pezzi una canzone».
Auguri, Lucio.

Riccardo Canetta

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