«I sostegni decisi dal Governo per le imprese sono un riconoscimento della profonda crisi che colpisce le attività economiche, soprattutto nei settori del commercio e del turismo. Ma le risorse messe in campo rischiano di non essere sufficienti, e su lavoro e credito si deve fare di più». Così commenta la presidente della Confesercenti territoriale di Varese, Romana Dell’Erba, la bozza Decreto Sostegni-ter.
«Anche sul fronte dei ristori le risorse appaiono insufficienti. I codici Ateco di settore sono decisamente più indicati rispetto ai codici Ateco specifici, anche se bisogna evitare il rischio di nuove esclusioni.
Le norme sul credito di imposta per gli affitti e sgravio per le rimanenze di magazzino e tagli sui costi di energia sono una boccata di ossigeno, ma non bastano. Ci aspettiamo risposte dal Governo su moratoria debiti bancari e scadenze fiscali, oltre agli interventi richiesti da Confesercenti su ammortizzatori sociali e per la mancata proroga della cassa Covid-19».
In attesa della versione definitiva e del testo ufficiale, le misure non convincono appieno la Confesercenti territoriale.
«Riteniamo - conclude la Presidente - che in uno scenario che sta andando verso il terzo anno di emergenza sanitaria, con la campagna vaccinale sempre più incisiva, si debba trovare il coraggio di alleggerire ogni forma di restrizione e chiusure, perché quello che vogliono davvero gli imprenditori è lavorare impegnati a trovare le soluzioni al proprio business. Non si può vivere più in attesa e nell'incertezza, facendo solo affidamento ai pochi ristori che non coprono nemmeno tutti i settori che vivono momenti di difficoltà. Il lavoro, il sacrificio e l’impegno di ogni imprenditore sono il segreto per uscire dalle difficoltà. Ovviamente le misure per contenere l'evidente inflazione devono sorreggere questa ripresa».
LA BOZZA IN SINTESI
Il Consiglio dei Ministri di venerdì 21 gennaio ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico.
In particolare, sono stati stanziati circa 390 milioni per le misure di sostegno ad attività del commercio al dettaglio, del settore dell’intrattenimento e del tessile.
Al Mise è stato istituito un Fondo per il 2022 con dotazione di 200 milioni per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio. Un fondo perduto a favore delle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio riguardante specifici codici Ateco.
Il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite (intrattenimenti, discoteche, gestione di piscine a titolo di esempio) dall'emergenza epidemiologica, istituito con il decreto Sostegni del 22 marzo 2021, è esteso al 2022 con uno stanziamento di 20 milioni da destinare ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici. Per i settori del wedding, intrattenimento e affini sono stanziati 40 milioni, mentre è stato aumentato di 30 milioni il fondo dedicato alle discoteche e sale da ballo.
Tra le disposizioni del DL “Sostegni-ter”, vi è anche una modifica riguardante il bonus investimenti in beni strumentali. La bozza prevede per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel Pnrr, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 5 per cento del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro.
Contro il caro energia è stato approvato un pacchetto di misure calibrato verso le filiere produttive che rischiano maggiormente l’interruzione delle attività.