«I parametri degli altri sono cambiati con il calciomercato, per noi il cambiamento è stato nella crescita mentale». Maturità contro acquisti. Alla vigilia di Pro Patria-Piacenza, che significa il ritorno in campo dopo un mese, Luca Prina vede le differenze, ma respinge ogni tentazione di alibi.
Partiamo dall'avversario che si è irrobustito con i nuovi ingressi e ha anche superato il caso di positività. Leggiamo in casa Pro ben altro andamento. Sul calciomercato ogni ulteriore commento è superfluo e sono indisponibili Bertoni, Lombardoni, Vezzoni e Castelli. Ci sono ancora due tigrotti con il Covid. Diffidati: Bertoni e Nicco. Senza dimenticare il clima di incertezza societaria.
La fotografia è ben diversa dal girone d'andata.
«I fattori che possono incidere sono diversi, come il discorso della pandemia che ci penalizza tantissimo - osserva l'allenatore - E il Piacenza ha presentato cinque giocatori nuovi... detto questo, c'è poi la partita. E abbiamo la convinzione di poter ripartire da dove avevamo terminato l'ultimo mese (la vittoria contro la Pergolettese e l'importante pareggio in trasferta contro l'Albinoleffe, ndr). Di aver trovato i parametri giusti per arrivare alla salvezza. Possiamo trovare il risultato con quello che abbiamo dentro, spirito e anima».
Prina si dice convinto che «i ragazzi butteranno in campo le prestazioni dell'ultimo periodo e faremo una grande partita».
Il mister ha analizzato con attenzione i numeri, indicando: «Noi crediamo di essere migliorati molto. C'è una grande differenza nei piccoli numeri della prima e seconda parte dell'andata. Se si fa uno score delle ultime 15 partite, la Pro Patria è undicesima in classifica. Abbiamo lavorato mediamente con nove, dieci giocatori. Domani questi saranno quelli preparati per la partita, altri cinque o sei che verranno in partita con uno o due allenamenti sulle gambe. Ma non sarà un alibi per noi. Ce la giocheremo alla pari».
Più degli aspetti tattici, conteranno la libertà mentale e lo spirito di questa Pro. Un plauso finale a tutto lo staff, dove oggi spicca Beppe Le Noci per motivi anagrafici: taglia infatti il traguardo dei 40 anni. «Si è inserito bene e ha ottime doti da allenatore» assicura Prina.