A Gallarate, a due passi dalla Zona a Traffico Limitato, il problema del decoro urbano è sempre più evidente. Calamita l’attenzione degli incivili soprattutto il Seprio Park di via Bonomi. Lì è comodo lasciare l’auto, sia per dirigersi a piedi in direzione piazza Libertà, sia per muoversi verso l’ospedale. Ma il viavai da e verso il silo interrato non scoraggia gli incivili.
Ultimo piano, il -3, spesso deserto. Ieri, in superficie, cestini della spazzatura strabordanti. Rifiuti sparsi. Scritte con lo spray ovunque. Ce ne sono di ermetiche, di politiche, di amorose e di vietate ai minori (quelle non le pubblichiamo, altre in fondo all'articolo). Pareti, in particolare al piano più basso, con intonaco malconcio. Sembra che perfino la gestione dei biglietti sia problematica: si accumulano ai piedi del contenitore all’uscita. Per la mira rivedibile degli utenti e, evidentemente, per passaggi degli addetti che necessitano di una riorganizzazione.
Sono lontani, per fortuna, i tempi in cui il Seprio Park si allagava per settimane: l’albero piantato al meno 3 ha resistito stoicamente alle immersioni, viene voglia di abbracciarlo. E non risultano ritrovamenti inquietanti mentre, in passato, capitava di imbattersi in siringhe abbandonate. Ma lo stato della struttura è sotto gli occhi di tutti. Di chi raggiunge Gallarate per curarsi, fare un giro nel salotto buono del centro, godersi uno spettacolo o un film in un’istituzione culturale di valore come il Teatro delle Arti. Per chi viene da fuori e cerca di parcheggiare, il biglietto da visita di Gallarate potrebbe essere quello del Seprio Park. Con buona pace di quanti, di fronte a comportamenti incivili, invoca più telecamere: l’area, ovviamente, è videosorvegliata.