La parodontite è un’infezione cronica a carico del cavo orale che porta man mano alla distruzione progressiva delle strutture dei denti. La malattia parodontale inizialmente si manifesta come un peggioramento di un’altra patologia, meno aggressiva, che prende il nome di gengivite.
Il problema della parodontite è dovuto al fatto che formandosi nei tessuti gengivali delle tasche molto profonde si vanno a depositare dei batteri molto dannosi che portano man mano ad avvertire dolore, sanguinamento dentale, mobilità dei denti, dolore all’atto della masticazione.
Come si presenta la parodontite: i vari stadi
Il primo stadio della malattia parodontale è quello della gengivite. Questa patologia è causata da un eccesso di placca che si va a depositare nella zona marginale delle gengive portando così ad un’infiammazione della parete.
Se non si cura fin da subito la gengivite e non si fa attenzione all’uso corretto dello spazzolino e ove necessario del filo interdentale, l’accumulo di placca porta a raccogliere più facilmente i batteri che sono causa della malattia.
L’infiammazione delle gengive, peggiorando, porta queste ad apparire più gonfie e dal colore rosso, con conseguente sanguinamento. La gengivite, comunque, se presa in tempo è curabile, in quanto non sono ancora stati intaccati le fibre e l’osso a sostegno dei denti.
Il secondo e il terzo stadio
Se non si cura la gengivite il peggioramento si determina nel secondo e nel terzo stadio della patologia che prende così il nome di malattia parodontale.
Nel secondo stadio la parodontite vede un danneggiamento sia alle fibre sia all’osso a sostegno dei denti. Le gengive sono sempre più infiammate, cave e profonde e causano l’accumulo di placca, batteri e cibo.
Il reiteramento delle gengive porta poi a creare un maggiore spazio tra i denti portando di conseguenza a danno come la perdita e la caduta di questi.
Il terzo stadio è quello che rappresenta la parodontite avanzata. Questo stadio si manifesta nel momento in cui la malattia viene lasciata man mano evolvere senza alcun trattamento.
Lo stato avanzato della malattia vede i batteri diffondersi e moltiplicarsi andando a distruggere il tessuto connettivo e anche l’osso a sostegno della dentatura.
Le tasche diventano sempre più profonde e i denti diventano mobili. I denti mobili vanno a influenzare anche il morso e non si riesce più a sostenere al meglio la salute della bocca. A questo punto l’unica soluzione è un trattamento medico chirurgico.
Come si cura la parodontite
Quando la parodontite inizia a manifestarsi nei casi meno gravi non richiede un intervento, ma esclusivamente un trattamento che permetta la rigenerazione nel corso del tempo dei tessuti parodontali.
Se il caso di parodontite invece è già più grave allora bisogna fare un intervento chirurgico che permetta di andare a ripulire i tessuti e rigenerare la zona dell’osso.
Se la parodontite è molto aggressiva, il medico, potrebbe anche richiedere di seguire una terapia antibiotica al fine di lenire l’infiammazione. In caso di piorrea necrotizzante, bisognerà fare un’altra terapia che unisce l’uso di antibiotici al risciacquo con la clorexidina.
Uno dei metodi più innovati per il trattamento della malattia parodontica attualmente è rappresentato dal laser.
Infatti, esiste un trattamento laser, da eseguire esclusivamente presso gli studi odontoiatri abilitati, che permette di andare a combattere le problematiche dovute alla parodontite in modo definitivo riportando le gengive al giusto stato di benessere.
A differenza dell’intervento chirurgico, quello laser si presenta come meno invasivo e anche più efficace nel contrasto alla malattia.
Una volta concluso il trattamento con il laser bisognerà comunque seguire attentamente le indicazioni del medico al fine di ripristinare il giusto stato di salute del cavo orale.