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Sport | 05 gennaio 2022, 14:53

Il Covid dimezza lo spettacolo della Coppa Italia. Programmazione suicida della Lega Volley Femminile

C'è la sfidante di Busto o Conegliano nella finalissima. È Novara che si è “guadagnata” il pass per la rinuncia di Chieri, impossibilitata a disputare la partita di semifinale per i casi di Covid. Uno spettacolo mozzato - non si giocherà nemmeno l'ultimo atto della coppa di serie A2 – che non fa bene a nessuno. E che amareggia (danneggia) soprattutto i tifosi e gli appassionati, già più lontani dai palazzetti per le restrizioni della pandemia

Il Covid dimezza lo spettacolo della Coppa Italia. Programmazione suicida della Lega Volley Femminile

Senza nemmeno scendere in campo, lo faranno tra poco (alle 16 di questo pomeriggio), Conegliano e Busto conoscono già l'avversaria che affronterebbero nella finalissima di Coppa Italia. Ed è Novara, che si è guadagnata – per così dire – il pass per la rinuncia di Chieri, impossibilitata a disputare la semifinale per i casi di Covid riscontrati, all'ultimo giro di tamponi, all'interno del gruppo squadra.

È vero, come dice la Lega Pallavolo Serie A Femminile, che «questo è il tempo che ci è dato vivere». Adesso, in questa situazione, sono rinvii necessari per la sicurezza di tutti. Ma è altrettanto cristallino che il problema (per non dire l'errore) sta a monte, nella programmazione e nel prevedere una competizione dai tempi così ristretti e compressi in pieno inverno. Quando già l'anno scorso, tra dicembre e gennaio, i casi di positività esplosero tra le squadre.

Nonostante le comprensibili difficoltà del momento, uno spettacolo mozzato, privato della metà delle partite (si giocheranno soltanto la semifinale Conegliano-Busto e la finalissima tra le squadre di serie A1, perché anche l'ultimo atto della Coppa Italia di A2 è stato rinviato a data da destinarsi per le positività tra le atlete di San Giovanni in Marignano), non è una bella vetrina per nessuno. A discapito, soprattutto, dei tifosi che hanno pagato profumatamente i biglietti dell'intera programmazione delle giornate e degli appassionati che seguono il volley femminile con immutato affetto, nonostante tutte le difficoltà e le restrizioni dovute – per forza di cose – alla pandemia. Forse, una riflessione in più sarebbe lecita, oltre che gradita ai tifosi. Per evitare, in futuro (considerati i tempi che corrono), imprevisti e inciampi di questa portata.

LA NOTA

La Lega Pallavolo Femminile comunica che, purtroppo, nella squadra Reale Mutua Fenera Chieri è stato riscontrato un numero di atlete positive superiore a tre nel corso dei test molecolari eseguiti nella giornata di martedì 4 gennaio 2022. Lo screening è stato reso necessario dal riscontro di due positività ai tamponi antigenici di routine nella giornata di lunedì 3 gennaio: una delle due atlete si è poi rapidamente negativizzata, ma due sue compagne di squadra sono risultate positive al primo giro di test rapidi, per un totale di tre giocatrici positive, rendendo necessario l’approfondimento attraverso i più affidabili tamponi molecolari.

L’esito di tali test molecolari è giunto questa mattina, mercoledì 5 gennaio 2022, facendo registrare un totale di 4 positività al Sars-Cov-2 nel gruppo squadra della Reale Mutua Fenera Chieri. Secondo quanto disposto dal protocollo Covid della Federazione Italiana Pallavolo, tale numero è il minimo sufficiente a determinare d’ufficio l’impossibilità della squadra a prendere parte a una competizione sportiva, secondo il criterio di prevalenza assoluta della salute e dell’incolumità delle atlete.

Stante l’oggettiva impossibilità di rinviare l’intera competizione, la Reale Mutua Fenera Chieri non potrà disputare la semifinale in programma oggi alle ore 18:30, consentendo alla Igor Gorgonzola Novara di accedere così d’ufficio alla Finale della Coppa Italia Frecciarossa 2022, programmata per le ore 17:30 del 6 gennaio 2022.
Ogni azione intrapresa nelle ultime 72 ore è stata preventivamente concordata con tutte le parti coinvolte – Lega Volley Femminile, FIPAV, società partecipanti all’evento – al fine di tutelare in ogni modo possibile la salute e l’incolumità di atlete, staff tecnici e addetti ai lavori.

«Il fatto che Chieri non possa giocarsi la sua meritata semifinale è un grande dispiacere dal punto di vista sportivo», questo il commento del Presidente di Lega Pallavolo Femminile Mauro Fabris. «Purtroppo, queste sono le condizioni in cui siamo costretti a giocare ai tempi del Covid. Chieri ha dimostrato in campionato e nei quarti di finale il suo grande valore, così come San Giovanni in Marignano e Brescia, candidate alla conquista della Coppa Italia di A2, Finale fermata dai contagi. Tuttavia, la maggiore flessibilità del calendario di Serie A2, dovuta all’assenza di competizioni internazionali, consentirà a San Giovanni e a Brescia di recuperare la loro Finale  in data successiva; purtroppo a Chieri non può essere garantita la stessa opportunità».

«In tempo di pandemia la scelta è semplice: giocare o non giocare», prosegue Fabris. «Su questo aspetto c’è totale sintonia col Presidente FIPAV Giuseppe Manfredi. Non giocare significherebbe fermare uno dei soli tre movimenti (assieme a calcio e basket) che sono stati autorizzati a proseguire nelle loro attività anche nei momenti di più forte restrizione pandemica. Ne è dimostrazione la linea scelta dal Campionato di calcio di Serie A di proseguire nelle sue attività, nonostante decine e decine di calciatori bloccati dal Covid, nonostante l’inevitabile impatto che il virus può avere sul singolo risultato sportivo. Tuttavia lo stesso si può dire di ogni altra attività umana, lavorativa o sociale: ciascuna di queste è condizionata dalla scoperta di contagi e dalle conseguenti limitazioni. Ribadisco, questo è il tempo che ci è dato da vivere».

A.M.

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