Mostra “Minimalia”, l'arte incontra la poesia. All'osteria sociale “La Tela” di Rescaldina (via Saronnese 31), le opere realizzate dagli artisti del Centro Artecultura Bustese, ispirate alle poesie Haiku degli allievi della scuola di scrittura dell'Università degli Anziani di Legnano e Zona (Ualz). Nel contesto, venerdì 10 dicembre (ore 20), si svolgerà una cena-laboratorio di scrittura creativa. “Per un po' di poesia in più”, con Giovanni Benzi, all'osteria del “buon essere”, bene sottratto alla criminalità organizzata.
Centro Artecultura Bustese (CAB) è un'associazione costituitasi nel 1977 con lo scopo primario di creare occasioni sempre nuove per far conoscere e diffondere l'arte a tutti i suoi livelli. Se questo ha significato, alle sue origini, organizzare in particolare mostre collettive ed estemporanee per i suoi soci, quasi tutti artisti, quarant'anni dopo si conferma una realtà consolidata nel panorama artistico di Busto e dintorni ed una realtà formativa nel campo delle arti applicate. Molto conosciuti e frequentati sono infatti i corsi di pittura, disegno, acquerello, vetrata Tiffany, manipolazione argilla, intarsio ligneo.
Perché “Minimalia”?
«Minimalia è nata da una sfida: in un tempo in cui l’eccesso, l’apparenza, l’esagerazione si impongono quotidianamente, abbiamo voluto proporre una forma di comunicazione ridotta, minimale che cercasse di condensare, sintetizzare, distillare. Nel rispetto delle finalità proprie dello Statuto dell’organizzazione, il Cab in Minimalia ha quindi inteso favorire questa volta un dialogo fra i più naturali e spontanei nel mondo artistico: l’arte visiva e la poesia. Ricercare l’essenza nel “piccolo” è stato il mandato per tutti gli artisti, sia di segni, che di colore, di vetro , intarsio o ceramica che semplicemente di parole. Come forma poetica è stata scelta l’haiku, per la sintesi e l’immediatezza che, come una freccia, colpisce il cuore e la mente di chi legge».
Queste brevi poesie sono il lavoro degli allievi della scuola di scrittura creativa della Ualz di Legnano. Parallelamente alla forma visiva è stata volutamente richiesta l’esecuzione in uno spazio minimo (20 per 20 centimetri); una prova per l’artista a cogliere il messaggio dell’haiku e riproporlo con la stessa nitidezza ed intensità. Il risultato sono oltre 40 opere da “leggere” una ad una. Alla “Tela” di Rescaldina.
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