/ Storie

Storie | 03 dicembre 2021, 17:03

FOTO - Onore a Carlo Giuseppe, sopravvissuto all’orrore della deportazione. E ai varesini cavalieri e lavoratori

Giornata di onorificenze oggi a Villa Recalcati: consegnate nove “Medaglie d’onore” a chi ha vissuto l’esperienza dei lager, sette “Onorificenze al Merito” e trentotto “Stelle al Merito del Lavoro”

FOTO - Onore a Carlo Giuseppe, sopravvissuto all’orrore della deportazione. E ai varesini cavalieri e lavoratori

La “memoria” oggi è un signore di 97 anni vestito con un maglione blu scuro. Dietro alla mascherina, seduto sui sedili del salone d’onore di Villa Recalcati, si intravedono solo gli occhi: sembrano sorridere mentre il prefetto di Varese Dario Caputo gli si avvicina e gli consegna la medaglia.

La memoria si chiama Carlo Giuseppe Campagnolo. È nato a Cittadella, provincia di Padova, ma oggi risiede a Galliate Lombardo. Dopo l’8 settembre 1943 fu deportato in due diversi campi di concentramento in Germania, vi restò due anni. Ma, soprattutto, restò vivo. 

Tanto da ricevere, oggi pomeriggio, l’unico personalmente, quella forma di risarcimento morale che lo Stato Italiano accorda dal 2006 ai cittadini italiani che hanno subito la sua stessa sorte: la medaglia d’onore. Otto, oltre al signor Campagnolo, gli altri premiati del Varesotto, tutti in ricordo e rappresentati dai famigliari: Carlo Angeleri, Giovanni Bariati, Ede Severino Benedetti, Gino Chiurato, Domenico Giordano, Felice Mandelli, Angelo Totaro e Luigi Vitelli.

Nella sede della prefettura, però, c’è stato spazio anche per altri riconoscimenti: le Onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” e le Stelle al Merito del lavoro.

Sette primi i premiati - con diploma direttamente firmato dal presidente Sergio Mattarella - del Varesotto: Marco Ascoli, Paola Benetti, Simone Bottini, Serena Contini, Ivo Silvidii, Giuseppe Taietti e Gerardina Corona. Si tratta - come ha sottolineato anche il prefetto Caputo - di cittadini benemeriti che hanno favorito il progresso civile e culturale della collettività, nonché il dialogo e la coesione sociale, l’associazionismo e la solidarietà, il volontariato, la tutale del territorio e delle civiltà locali.

Trentotto, infine, le Stelle “lavorative”, assegnate a Alessandro Barbielli, Emilio Bernasconi, Stefano Bertelli, Gian Franco Borroni, Tiziano Bozzola, Monica Budelli, Alessandra Buraglio, Mario Canziani, Antonio Cassano, Daniela Colombo, Guido Cornacchia, Claudio Crespan, Marisa Duchini, Emanuela Ferro, Claudio Fiorentini, Ferruccio Fortese, Roberto Gussoni, Fiorenzo Labanca, Alberto Lainati, Renzo Lamperti, Alessandro Locarno, Pier Cesare Malgarini, Nadia Manente, Francesco Mazzitelli, Marco Montorfano, Leonardo Mosca, Carlo Mottin, Maurizio Nebuloni, Franco Pellegrini, Valter Pizzoni, Stefano Poggi, Luisa Rovera, Maria Grazia Rovertoni, Elvira Ruocco, Antonella Strazzacappa, Albino Talarico, Milena Toia, Giuseppe Zaro.

F. Gan.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore